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Veduta panoramica sull’orlo dell’abisso

carmine ippolito economia Sep 09, 2022

di Carmine Ippolito

Qualcosa di molto simile ad una catastrofe industriale ed economica sta per concretizzarsi nel Vecchio Continente. Il conflitto Russo Ucraino, esploso affinché il disegno espansionista degli Anglo statunitensi non si veda opporre limiti o confini, sta per scaricare sul sistema economico europeo tutto il suo devastante potenziale. L’inflazione energetica in Germania è molto più drammatica che altrove.  Il motore industriale dell’Europa è in grande difficoltà. Infatti, le imprese tedesche potrebbero essere costrette ad abbandonare la Germania per poter sopravvivere alla crisi energetica. I produttori tedeschi di componenti per automobili, di prodotti chimici e di acciaio stanno lottando da mesi per assorbire i prezzi dell’energia che salgono a nuovi massimi quasi ogni giorno.

Sta per giungere l’ora, però, in cui, le imprese, a migliaia, dovranno scegliere tra chiudere, cessare la produzione o delocalizzare. Siamo alla vigilia di un processo di graduale deindustrializzazione che non ha precedenti nella storia tedesca. Per l’Italia si tratta di una prospettiva catastrofica: la Germania è il nostro primo partner commerciale. Lo scorso anno le esportazioni italiane hanno toccato quota 66,9 miliardi di euro, mentre l’import è stato di 75,7 miliardi euro, con LombardiaVeneto ed Emilia-Romagna a trainare l’interscambio commerciale basato soprattutto sul settore siderurgico, chimico-farmaceutico, dei macchinari, agroalimentare e dell’elettronica. 

I prezzi dell’elettricità e del gas in Germania sono più che raddoppiati in soli due mesi, con l’elettricità che supera i 540 euro per megawattora quando, solo 2 anni fa, era di 40 euro. Il paese faceva affidamento sul gas della Russia per alimentare le sue centrali elettriche e le sue fabbriche, ma ora non è più in grado di reggere e mantenere in funzione il più grande sistema industriale d’Europa senza il gas russo. Dalle nostre parti la verità è stata capovolta. Stampa e partiti di regime non fanno informazione, ma propaganda atlantista mantenendo aperto un’insanabile conflitto con la verità dei fatti: la colpa , stando a costoro, è tutta di Putin e della limitazione delle forniture di gas proveniente dalla Russia. La smentita è auto evidente: qualcuno è veramente disposto a pensare che se il quadro politico, da subito, mutasse  secondo i desideri dichiarati della NATO, degli occidentali ed anglo, gli Stati Uniti lascerebbero noi, miserabili  europei che non siamo altro, liberi di tornare a comprare il gas e il petrolio russo, come prima? Qualcuno è disposto a pensare che se Putin venisse processato come criminale di guerra, ed a Mosca si insediasse un governo ultra liberista, monetarista e filo occidentale, si torni alla normalità che oggi la neo lingua orwelliana chiama “dipendenza dell’Europa dal gas russo” ?.

Togliamocelo dalla testa. Gli angloamericani hanno concepito ed imposto il riarmo all’Europa ed il sacrificio del popolo Ucraino quale provocazione finalizzata a costringere Putin ad aprire il conflitto, con l’obiettivo di precludere all’Europa l’approvvigionamento dalle fonti energetiche russe che alimentavano, a costi sostenibili, di gas, greggio, carbone la popolazione europea consentendone la tenuta del sistema economico. L’Europa, non la Russia, era il vero obiettivo che doveva essere annientato dalla crisi progettata ad attuata. Gli stati Uniti esigono dai loro vassalli europei l’acquisto del loro gas liquefatto, nonostante oggi non abbiano alcuna capacità di fornire all’Europa il combustibile che loro producono a prezzi sostenibili. Il prezzo del gas è aumentato del 21,8% dal 2 agosto, poiché le riserve energetiche strategiche scendono a livelli pericolosi. Il sistema produttivo italiano, nel frattempo, è sull’orlo dell’abisso. E non stanno saltando solo i settori considerati energivori, chimica, acciaio, vetro, cartiere, ma anche altri, dalla pile ai formaggi e tutti i settori che si reggono sulla catena di conservazione del freddo ( gelati, surgelati, grande distribuzione, alimentari) etc dove non c’è razionamento energetico che tenga. Possiamo assistere, imperturbabili, ad una strage di imprese e famiglie per tenere fede ad un’alleanza che oggi è utile unicamente agli insaziabili scopi egemonici statunitensi?

 

 

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