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Pensierini...

giglio reduzzi Dec 13, 2024

di Giglio Reduzzi

Il generale Vannacci

Mi compiaccio che la nostra Brigata sia stata tra le prime realtà digitali ad intervistare il generale.

Recentemente ha fatto un discorso a Bruxelles che metterà in crisi tutti i suoi detrattori, mentre manderà in visibilio tutti coloro (ed erano tanti) che l’hanno votato.

Infatti in tale discorso egli ha messo in risalto, con molta perizia, una delle tante contraddizioni in cui è caduta l’attuale Commissione a guida Ursula Von der Leyen:

quella di premere su Israele perché faccia pace con Hamas e, contemporaneamente, far pressione sugli Stati membri dell’UE perché, mediante l’invio di armi (liberate da ogni limitazione d’uso) mettano in grado l’Ucraina di continuare la guerra alla Russia.

Mi dispiace che questo discorso sia stato messo in sordina (anche dalla RAI), perché mi sarebbe piaciuto sentire la reazione delle persone di sinistra che lo hanno insultato ancor prima di aver letto il suo famoso libro.

Tipo Pier Luigi Bersani che lo ha chiamato, sia pure allegoricamente, “un coglione”.

La RAI si è accontentata di farci sapere che ora anche Fedez è diventato vannacciano.

Sai quanto c’importa!

A noi interessa sapere cosa ne pensano i personaggi della politica, non i cosiddetti “influencer”.

Un Papato in coffee break 

Ho letto il ragionamento di padre Bryan Harrison che con chiarezza tipicamente australiana ci ha detto quanto segue:

Non c’è dubbio che Papa Francesco sia un papa eretico, ma siccome nessun vescovo (neppure i noti tradizionalisti card. Burke, Müller, Sarah, Brandmüller) ne ha chiesto la decadenza e promosso un nuovo conclave (condizione che la legge canonica considera essenziale) è normale che si debba continuare a considerarlo Papa a tutti gli effetti.

C’è però un problema, a mio avviso: il fattore tempo.

Se davvero Papa Francesco è eretico, usque tandem Gesù Cristo è disposto a chiudere un occhio sul fatto di essere misrappresentato dal suo vicario?

Purtroppo l’ottanta percento dei cardinali che eleggeranno il prossimo papa saranno stati nominati da Papa Francesco.

Dunque c’è una schiacciante probabilità  (per usare le parole di padre Harrison) che il suo successore (anche se non fosse Matteo Maria Zuppi, che ne sarebbe la semplice fotocopia) sarà qualcuno che gli assomiglierà molto.

Questo porterebbe l’eresia troppo in là nel tempo per poterla considerare una parentesi da dimenticare. Altro che coffee break!

Il prolungamento della situazione attuale trasformerebbe il Cattolicesimo in una semplice componente di quel Protestantesimo che da sempre ha sostenuto l’inutilità di avere una struttura piramidale come la nostra.

E dunque sarebbe la fine del Cattolicesimo.

 

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