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TRUTH

Pensierini...

giglio reduzzi Jan 24, 2025

di Giglio Reduzzi

1. Due popoli due Stati

Mi fa piacere leggere sul Foglio del 18/1 che, prima di pretendere il diritto a formare un proprio Stato, il popolo palestinese dovrebbe dimostrare di saper selezionare una nuova classe dirigente.

Infatti questa affermazione conforta la tesi, da me sempre sostenuta, secondo cui l’idea dei due Stati, nonostante la vastità dei consensi che ottiene, appartiene, con Hamas ancora in vita, al mondo del wishful thinking.

Infatti l’attuale dirigenza palestinese è in mano ad Hamas, che conosce solo la forza.

Sia nei rapporti interni (depositi di armi sotto gli ospedali), che nelle relazioni internazionali (sconfinamenti, rapimenti, terrore).

Dicono che Benjamin Netanyahu sia un dittatore.

Lo sarà pure, ma certo deve trattarsi di un dittatore sui generis, perché, pur di liberare i suoi ostaggi, ha accettato:

  1. che, parallelamente, venisse liberato un numero di prigionieri palestinesi pari a cento volte quello degli ostaggi;
  2. che lo scambio avvenisse non, come avviene abitualmente, tra sospetti criminali di una parte e sospetti criminali dell’altra, bensì tra sospetti criminali di una parte e civili in festa dall’altra. Dunque tra persone di una ben diverso curriculum personale.

Non so se questo basti per assolvere Netanyahu dall’accusa di essere un dittatore, ma certo basta ed avanza per pretendere che la formazione di uno Stato palestinese autonomo sia preceduto da un serio tentativo di sostituire Hamas con una diversa classe dirigente.

Sono anche curioso di sapere cos’altro s’inventeranno i ragazzi dei centri sociali per continuare con le loro bellicose sfilate pro Palestina.

2. TRUMP 

Trump ha giurato e con un linguaggio franco, mai usato in un discorso di insediamento svolto alla presenza dell’avversario, ha promesso di fare una rivoluzione.

Non cose diverse da quelle fatte dal suo predecessore ma contrarie.

Per esempio:

-stop alle entrate illegali e via ai rimpatri di massa;

-stop alla politica verde e, sorprendentemente, anche alle automobili elettriche del suo amico Elon Musk;

-stop alla dottrina LGBT (gli uomini si dividono i maschi e femmine e nient’altro);

-stop all’aborto facile.

Purtroppo ho dovuto seguire la cerimonia ricorrendo prevalentemente al canale 7 (quello di Sinistra), perché il 4, che una volta era governativo, ora non lo è più.

E difatti la conduttrice cui era stata affidata la diretta se ne occupava poco e malvolentieri.

Nessun leader europeo avrebbe osato esporre il suo programma di governo con quella spietata chiarezza.

Nel talk show di Nicola Porro, un giornalista di sinistra ha dichiarato che quello pronunciato da Trump era un programma da etichettarsi come di “estrema destra”.

A me sembra solo un programma di buon senso e spero che sia presto introdotto anche in Europa.

In Italia, Austria, Ungheria, Polonia è ben avviato e gli USA faranno da traino nei rimanenti Paesi.

Se questo vuol dire essere di estrema destra, ben venga l’etichetta.

 

 

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