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Pensierini...

giglio reduzzi Jul 12, 2024

di Giglio Reduzzi

1. Voto di scambio 

Mettiamo, come sono propenso a credere, che la cartina illustrante la distribuzione territoriale del Reddito di Cittadinanza, come appariva nel 2022, cioè prima delle ultime elezioni politiche, coincida con la cartina illustrante i voti riportati dal M5S nelle predette elezioni, non sarebbe questo un gigantesco voto di scambio, dato che il M5S era l’unico partito che prometteva la conservazione di quel reddito?

Io dico di sì. Tuttavia non mi risulta che nessun procuratore della Repubblica si sia mosso per contestare l’esito di quelle elezioni, né che i leaders del M5S siano stati messi ai domiciliari, come invece è stato fatto, per esempio, con Giovanni Toti, dove i voti di scambio, se ci sono stati, certamente non appaiono su nessuna cartina e non sono così facilmente conteggiabili.

2. Una Giustizia politicizzata?

In ogni trasmissione televisiva i conduttori si premurano di dire che i magistrati politicizzati non sono più del 2 o 3 percento.

Benchè io sospetti che questa minimizzazione del fenomeno venga fatta più per la paura di ricevere una querela che per aver fatto un minimo di indagine, vorrei sottolineare che purtroppo quei pochi che ci sono bastano ed avanzano.

Il caso di Toti e della Liguria insegna che ne basta uno per Regione.

La persecuzione giudiziaria di Berlusconi, durata trent’anni, è ancora più significativa.

E la Sinistra ne trae enorme vantaggio senza bisogno di vincere le elezioni.

Ghe pensi mi, dicevano i procuratori milanesi.

Pensate che potere viene messo in mano ad un giovane laureato che abbia avuto la fortuna di entrare in Magistratura come Procuratore.

Questi si alza una mattina e decide che il Presidente della sua Regione (che gli sta antipatico) potrebbe essere corrotto.

Ne parla con il suo amico giudice (il GIP) ed insieme decidono di far arrestare il Governatore e metterlo ai domiciliari.

Possono farlo a cuor leggero perché sanno che, se anche sbagliassero, con le leggi che abbiamo, non c’è nessuno, ripeto nessuno che possa intralciare le loro carriere.

E comunque la verità verrà a galla solo a processo concluso, cioè dopo alcuni anni.

Nel frattempo l’odiato Presidente della Regione sarà politicamente morto per sempre, anche se a suo tempo ebbe una valanga di voti, magno cum gaudio del suo oppositore che di voti ne ebbe molti meno.

Pensate all’enorme potere che viene oggi conferito ai procuratori della repubblica e capirete perché il Ministro Nordio stia incontrando tanta resistenza da parte della Magistratura per riformare il sistema giudiziario.

Perché dovrebbero rinunciare ad un boccone così ghiotto?

 

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