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TRUTH

Pensierini...

giglio reduzzi Mar 16, 2024

di Giglio Reduzzi

Nos engañaron, Parte II 

(La prima parte si trova nella Libreria della Brigata) 

 Pare che S. Agostino, prima di adottare, ed in parte forgiare egli stesso, i severi costumi di vita tipici del Cristianesimo, abbia avuto una giovinezza piuttosto godereccia e che lo stesso abbiano fatto un sacco di altri santi. 

Beati loro: a me è capitato l’esatto contrario! 

Dopo aver trascorso infanzia e giovinezza all’insegna del tutto proibito, con il terrore, disubbidendo ai precetti della Chiesa, di finire all’Inferno, adesso (che è decisamente tardi) mi ritrovo con una gerarchia ecclesiastica che mi lascerebbe fare tutto (o quasi tutto), senza peraltro trovare il coraggio di chiedermi scusa per le vessazioni inutilmente inflittemi in  passato. 

E’ arrivata al punto di lasciar dire a Scalfari, senza smentirlo, che l’Inferno, se c’è, è vuoto, perché Dio perdona sempre tutti. 

In un precedente “post” ho precisato che io personalmente (per il poco che conta) appartengo al piccolo gregge di coloro che non amano questo improvviso cambio di paradigma e ne ho stimato la consistenza numerica in un misero 5%. 

Ora però mi rendo conto che questo gruppo in realtà tanto misero non è. 

Lo sarebbe solo se, accanto a questo piccolo gruppo, ce ne fosse uno compatto del 95%. 

Cosa che però non è, perché il grosso di questo secondo gruppo è rappresentato da “fedeli” che o se ne fregano di questi cambiamenti o, peggio, se ne infischiano della religione tout court. 

Dunque sono fedeli per modo di dire, che non rappresentano una vera controparte. 

Basta dare un’occhiata alle chiese durante le Messe domenicali per rendersene conto. 

Mi riferisco alle chiese che, pur essendo state accuratamente selezionate per andare in TV ed offrire agli spettatori una grande testimonianza di fede, se togli il celebrante (spesso africano) e le suore (spesso indiane) rimane solo qualche persona anziana strategicamente distribuita tra i banchi vuoti. 

Detto questo a me sembra che i veri cattolici stiano tutti nel piccolo gruppo del 5%. 

Se si lamentano che la Chiesa abbia cambiato dottrina (o minacci farlo) è perché ci tengono. 

Sono gli altri che non hanno a cuore le sorti della Chiesa! 

E tra questi includo anche gli alti prelati che dissentono dal cambio di paradigma inaugurato da questo Pontefice, ma non osano contraddirlo e pertanto, se fossero coerenti, dovrebbero cambiare gruppo. 

Per esempio sono sicuro che molti cardinali saranno rimasti stupiti dall’idea di Papa Francesco di cancellare alcuni viaggi in Africa (l’unico continente che vede i cattolici in crescita) e di recarsi invece in oscure località asiatiche tipo Bahrein e Mongolia (con zero virgola di cattolici), ma evidentemente nessuno ha trovato il coraggio di dissuaderlo. 

Parlo solo di viaggi, perché sono gli unici eventi che nessun può dire di ignorare, ma ci sarebbe ben altro da dire. 

A partire dal fatto che personalmente non vedo la necessità di introdurre alcun cambio di paradigma rispetto alla consolidata Tradizione. 

Semai avverto la necessità, in un mondo dove la tecnologia ha reso tutto possibile, che la Chiesa faccia sentire più forte di prima la propria voce in difesa dei valori morali. 

Per esempio che l’aborto equivale ad un omicidio. 

Compito della Chiesa è illuminare la via. 

Poi ognuno faccia quello che vuole. 

Purtroppo, da qualche anno a questa parte (ricordate quella frase “chi sono io per giudicare?”), l’impressione prevalente è che la gerarchia cattolica abbia rinunciato a svolgere questa missione di faro che illumina la via, lasciando i fedeli nel buio più fitto.

 

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