Pensierini...

giglio reduzzi Dec 06, 2024

di Giglio Reduzzi

Cento gatti

Qualche giorno fa la TV ci ha fatto vedere un appartamento condominiale in cui la padrona (evidentemente fuori di senno) teneva la bellezza di cento gatti.

Tutti randagi, raccolti uno per uno dalla strada.

A nulla erano servite le denunce fatte dagli altri condomini ad un numero imprecisato di enti pubblici.

In un qualsiasi altro Paese dopo il settimo gatto sarebbe intervenuto l’Ufficio Igiene.

Nel nostro non è successo niente. Niente di niente.

Il che dimostra per l’ennesima volta che a nessuno interessa il benessere pubblico, neppure a coloro che sono pagati, spesso profumatamente, per tutelarlo.

Non so se questo disinteresse sia tipico dei funzionari italiani o si possa trovare anche altrove, ma sono sicuro che, se in una cittadina del Middle Est americano un poliziotto ti vedesse fermo sul marciapiede con una cartina in mano, ti verrebbe incontro per chiederti se può esserti d’aiuto, mentre a Roma il poliziotto farebbe finta di non vederti e proseguirebbe per la sua strada.

Il Papa si converte?

Non ho ancora letto la sua ultima Enciclica, ma mi dicono che parla di Cristo e già questo è una bella novità.

Infatti sinora nei suoi discorsi pubblici non ne ha mai parlato.

Ha menzionato più volte Dio, ma mai, o quasi mai, Gesù Cristo.

Al punto da confinare alle antiche credenze popolari il fatto di esserne vicario.

Dicono che l’abbia fatto per non offendere sia chi nega che Gesù sia mai esistito, sia chi ne riconosce l’avvenuta esistenza, ma non crede abbia svolto il ruolo rivoluzionario che i cristiani gli attribuiscono, tanto meno che fosse consustanziale al Padre.

Dovremmo domandarci perché Papa Francesco abbia effettuato questa svolta.

In fondo non è che noi laici si possa andare tanto oltre.

O la Curia si è stufata di tutte queste giravolte e gli ha fatto capire che era ora di riprendere il cammino originale, oppure ci ha pensato da solo, sentendosi prossimo al giudizio finale.

Quello in cui gli verrà chiesto se tutte quelle digressioni nell’ecologia e quei patti con l’Islam abbiano davvero dato i frutti sperati e, soprattutto, fossero compatibili con il suo ruolo di Pontefice Massimo.

Delle due l’una. Tertium non datur.

Par condicio

La par condicio di scalfariana memoria (tempi televisivi uguali per tutti) assomiglia molto alla pari dignità di Craxi, quando pretendeva di avere tanti ministri quanti ne aveva la DC.

Entrambe le formule sembrano tagliate su misura per i piccoli partiti, perché offrono loro la stessa visibilità che hanno le grandi.

Peccato che l’affermarsi di queste regole costituisca un implicito stimolo al frazionamento, perché in tal modo l’elettorato è costretto a sentire anche le esternazioni di chi ha solo il 2% del favore popolare, tipo Bonelli e Fratoianni.

E poi finisce che dà il suo voto alla Salis.

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