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Pensierini...

giglio reduzzi Mar 22, 2025

di Giglio Reduzzi

1.La Sanità pubblica non funziona

Perché meravigliarsi? C’è qualche altro reparto dei servizi pubblici che invece funziona?

Lo stupore avrebbe ragione di esistere se ci fossero settori dove tutto scorre come l’olio.

Ma purtroppo non è così.

Non devi forse aspettare mesi prima che ti diano il passaporto?

Forse che tuo figlio non deve attendere settimane prima che l’insegnante supplente lasci il posto a quello definitivo?

Forse che l’Alitalia, dopo aver fagocitato miliardi di soldi pubblici, non sia miseramente fallita?

Eppure in quel caso non si poteva certo dare la colpa alla carenza di personale, come invece si fa per la Sanità.

Anzi probabilmente il fallimento è avvenuto proprio per la sovrabbondanza di addetti.

Come viene garantita la tua sicurezza?

Ti senti sicura quando passeggi sola per le vie di una qualsiasi città italiana?

Non vorrei fare il saputello, ma a me sembra che tutti questi malfunzionamenti abbiano un’unica origine e dipendano dal fatto che:

  1. I dirigenti dei vari servizi pubblici non sono i più bravi, ma solo coloro che hanno vinto un concorso.

Comunque siano arrivati a vincerlo.  Anche con carte false.

  1. In Italia non paga mai nessuno.

Avete mai visto un responsabile CAF in manette?

Eppure era lui che certificava la falsa sussistenza dei requisiti necessari al percepimento del Reddito di Cittadinanza. 

Neppure un duplice infanticidio (caso Chiara Petrolini) rappresenta un crimine sufficientemente grave per esseri messi dietro le sbarre, anzichè ai domiciliari.

Come si può constatare è l’intero settore dei servizi pubblici che non funziona, non solo la Sanità.

Accanto ad essa ci sono la Sicurezza, la Scuola, i Trasporti, la Giustizia e tutto il resto.

In un mio pezzo precedente, dove mettevo a confronto l’efficienza pubblica con quella privata, avevo scritto:

Quando l’imprenditore privato scopre un giovane di talento dice: ammazza quanto è bravo. Questo non lo dobbiamo far scappare.

Quando l’imprenditore pubblico trova un giovane di talento dice: Cavolo. Questo, se viene, ci ruba il posto. Meglio dirottalo altrove. 

2. I sacchetti di sabbia.

Mi aspettavo di più da questo governo, anche se continuo a ritenere che Giorgia Meloni sia il meglio che ci fosse sul mercato.

Purtroppo anche lei, in certe occasioni, ripercorre le stesse strade già inutilmente battute dai suoi predecessori.

Lo vediamo quando scoppiano le risse per strada, gli scippi sulla metro o le aggressioni al Pronto Soccorso.

La risposta del governo è quella tipica di chi l’ha preceduto: mettiamoci più persone.

Come se non ce ne fossero già abbastanza!

La verità è che di personale nelle Pubblica Amministrazione ce n’è fin troppo e pertanto la soluzione ai problemi consiste nello stimolarne l’efficienza, non nell’aumentarne il numero!

Quando le operazioni di polizia sono a rischio zero, a compierle sono decine di agenti.

Quando il rischio c’è non si presenta nessuno.

Ci arriva prima l’inviato della TV.

(Ne sa qualcosa Mario Giordano.)

E poiché, quando lui arriva (e con le fotocamere riprende le criminose operazioni in corso) indubbiamente crea disturbo, non è raro che sia il delinquente stesso a chiamare la Polizia.

Segno evidente che i tutori dell’ordine non fanno paura a nessuno.

E che pertanto il problema non sta nell’accrescerne il numero, come si fa con i sacchetti di sabbia, che più ne metti e più l’argine si rinforza, ma nell’incentivarne la motivazione.

E’ quanto già avviene nella sicurezza privata, che manco ci sarebbe se funzionasse quella pubblica.

P.S. Vi ricordiamo che nella Libreria di Brigata trovate in formato scaricabile i libri che Giglio Reduzzi ci ha gentilmente concesso di pubblicare, in questi giorni è stata anche aggiornata ed integrata con alcune novità la sua raccolta di Aforismi, suo gentile omaggio ai lettori in occasione del Natale.

 

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