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giglio reduzzi Apr 16, 2024

di Giglio Reduzzi

Contingente italiano in Libano

Fa piacere sapere dalla viva voce del Ministro Crosetto (in divisa mimetica) che i 1300 soldati del contingente italiano dislocati al confine tra Libano ed Israele stiano tutti bene. La notizia farà ancora più piacere ai loro familiari.

Ma visto che essi sono andati lì, non come pellegrini in visita ai luoghi santi, ma per fare da cuscinetto tra i due Stati, ci piacerebbe anche sapere se ed in che misura essi abbiano assolto al loro mandato.

Su questo vige il silenzio assoluto.

Il sospetto è che, essendo i nostri militari al comando dell’ONU, quando, come abbiamo saputo, sulle loro teste passavano missili in direzione di Israele, essi non abbiano fatto assolutamente nulla, salvo prendersi cura della loro incolumità, rifugiandosi nei bunker.

E’ noto infatti che tutti i missili e droni lanciati dall’Iran su Israele sono stati intercettati autonomamente da Israele e dai suoi alleati.

Nessuno per iniziativa dell’ONU, che ha così dimostrato, più chiaramente di quanto abbia fatto sinora, la totale inutilità della sua costosa esistenza.

Quindi, se fossi un ministro di questo governo, mi guarderei bene dal trarre vanto della nostra massiccia ma apparentemente inutile presenza da quelle parti.

Peraltro una presenza molto costosa, perché si tratta di una missione che dura da circa mezzo secolo.

Sissignore: mezzo secolo! E lo dico con cognizione di causa.

Se non è uno spreco questo!

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