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Pensierini...

giglio reduzzi Apr 24, 2025

di Giglio Reduzzi

La morte del Papa

Tutti a dire che è stato un grande Papa.

Era inevitabile che questo avvenisse.

Il buon gusto vuole che così si faccia nell’immediatezza di un decesso. E’ il momento dell’ipocrisia, in cui si ricordano solo i fatti positivi. Magari esaltandoli.

La presidente del Parlamento Europeo, nel suo discorso di elogio, è arrivata persino a dire che non dimenticherà mai il suo sorriso.

Evidentemente non l’ho vedeva spesso, altrimenti non avrebbe mancato di notare come (persino i suoi amici se ne lamentavano) il suo volto fosse sempre corrucciato.

Poi passate alcune settimane gli opinionisti televisivi e della stampa passeranno a raccontarci di tutto il male che egli ha fatto.

La durata e la qualità della loro narrazione dipenderanno molto dalla personalità di chi gli succede, ma è indubbio che nei loro discorsi verranno fuori tutte quelle magagne che a Papa vivente solo La Verità ha avuto il coraggio di segnalare.

Per ora nei titoli dei giornali ci si limita a ricordare come Papa Francesco abbia rivoluzionato o, al più, “terremotato” la Chiesa.

Poi si dirà che, in realtà, l’ha “distrutta”.

Il sito argentino “Wanderer”, sempre critico nei confronti del pontefice appena spirita si limita a dire:

Los daños causados por el pontificado bergogliano están a la vista de todos, incluso de quienes preferirían no verlos. Solo queda esperar que el Espíritu Santo haga su parte, y que el mecanismo político del péndulo (cuando se ha probado un extremo, se siente la necesidad de una fuerte corrección contraria) obre el milagro.

Che, tradotto, significa:

I danni causati dal pontificato bergogliano stanno sotto gli occhi di tutti, compresi quelli di coloro che fanno finta di non vederli.

Non resta che sperare che lo Spirito Santo faccia la sua parte e che il meccanismo politico del pendolo (quando si è toccato un estremo, si sente la necessità di una forte correzione in senso contrario) operi il miracolo.

 

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