Telegram
WhatsApp
TRUTH

NOI ABBIAMO CURATO di Silvana De Mari

silvana de mari Jul 24, 2022

No vax morto a Ferrara dopo le terapie domiciliari: indagato per omicidio colposo il suo medico

Il dottor Alberto Dallari, neurologo, geriatra e psicoterapeuta di 67 anni di Reggio Emilia, è stato iscritto nel registro degli indagati con le accuse di omissione di soccorso e omicidio colposo in relazione alla morte di Mauro Gallerani, il 68enne no vax deceduto di Covid-19 la scorsa settimana dopo essersi sottoposto alle “cure domiciliari”, scrive tale Davide Falcioni su fanpage.it/attualita.

Il termine No vax è il ridicolo termine con cui la stampa indica le persone perplesse all’inoculazione di un farmaco sperimentale che può essere ottenuta solo firmando un ridicolo foglio, , in cui il paziente si assume tutte le responsabilità per eventuali conseguenze del farmaco.  Questo foglio è la negazione  di ogni stato di diritto, stato che nasce dal diritto al risarcimento, già previsto nel codice di Nabucodonosor e nel Talmud. Il termine avrebbe un senso se il giornalista si fosse preso il disturbo di verificare che il paziente in questione abbia rifiutato qualsiasi vaccino, non abbia fatto vaccinare i figli, se ne aveva, sia partito per eventuali viaggi per paesi tropicali falsificando moduli per evitare la vaccinazione contro la febbre gialla. Io per esempio mi sono sottoposta a numerose vaccinazioni, tra cui antitetanica e antitubercolare, ho fatto fare a mio figlio i vaccini, ho fatto le vaccinazioni necessarie quando sono partita per paesi tropicali, e ho somministrato  vaccini.  Non ho nessuna intenzione di fare da cavia a un vaccino ancora in fase sperimentale dopo aver firmato un foglio dove mi assumo io tutte le responsabilità. Inoltre non ho l’abitudine di mentire, meno che mai per scritto con la mia firma sotto. Non posso firmare un foglio dove dichiaro che sono io che voglio un vaccino che ritengo pessimo, non posso firmarlo perché quel vaccino non lo voglio e dovrei subirlo solamente per evitare l’esclusione dalla vita lavorativa.

Il termine no vax è un termine assolutamente insensato che il giornalismo mainstream continua a usare, un termine di assoluta insensatezza esattamente come sarebbe insensato usare parole come no antibiotici. I vaccini come gli antibiotici sono farmaci, hanno effetti collaterali che possono essere importanti e gravissimi, il loro uso deve essere calcolato, come per gli antibiotici, caso per caso, facendo un rapporto costo/benefici. Ci sono antibiotici che possono avere effetti collaterali devastanti: la gentamicina ad esempio è ototossica e nefrotossica,  somministrata in gravidanza può causare sordità del feto. Ci sono stati antibiotici con effetti atroci: da cui il disastro di Kano. Il cosiddetto contenzioso di Kano  coinvolge la Pfizer che nel 1996,  durante un’epidemia di meningite a Kano, Nigeria,  testò senza autorizzazione su bambini un antibiotico sperimentale, la trovafloxacina,  in sostituzione dello sperimentato cefriaxone, causando morti e disabilità gravissime. Possiamo criticare questo antibiotico senza essere accusati di essere no antibiotico terrapiattisti? Possiamo affermare che ci sono vaccini buoni, vaccini mediocri, vaccini pessimi esattamente come esistono antibiotici buoni, antibiotici mediocri, antibiotici pessimi? Possiamo affermare che chiunque neghi questa realtà sia un analfabeta scientifico? Sì possiamo.

Torniamo al caso dell’uomo morto di covid di seguito terapie domiciliari. Questa notizia ci indica il successo straordinario delle terapie domiciliari. Abbiamo curato con successo migliaia e migliaia di malati. Il successo è talmente omogeneo che se uno solo di questi malati muore diventa una notizia. Mentre non è stata considerata una notizia la morte di innumerevoli pazienti in seguito a tachipirina e vigile attesa. C’è un altro elemento inoltre da considerare che invece non viene considerato. Il paziente è morto in ospedale. Se avesse ricevuto il plasma iperimmune forse l’esito sarebbe stato diverso. Ma soprattutto in questa maniera si è ufficializzato il fatto che se le cure domiciliari sono tardive o sbagliate c’è una responsabilità precisa. Questo vuol dire dichiarare pubblicamente che i morti da tachipirina e vigile attesa non sono stato un incidente.

Ma per quei morti non succederà nulla. I medici che hanno prescritto tachipirina e vigile attesa sono protetti dalla legge Gelli. Emanata nel 2015 afferma che il medico è sempre deresponsabilizzato se sembra protocollo ministeriale, per quanto irragionevole e pericoloso possa essere questo protocollo. Un medico che non segua questo protocollo invece è esposto a qualsiasi aggressione anche di tipo giuridico.

È questa la legge che ha trasformato i medici in impiegati statali.

ENTRA ANCHE TU NELLA BRIGATA PER LA DIFESA DELL'OVVIO!

Partecipa attivamente nella Battaglia per la difesa della libertà e dell'ovvio!

DIVENTA MEMBRO

Iscriviti alla Newsletter!

Rimani aggiornato su tutte le nostre iniziative e novità!

Nessuna spam garantita. Disiscriviti quando vuoi!