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TRUTH

Mons. Viganò alla National March for Catholics: Combattete con le Armi Spirituali!

monsignor viganò Oct 15, 2022

di Marco Tosatti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo forte messaggio dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò in occasione della National March for Catholics degli Stati Uniti. Buona lettura.

 

DEFENDE NOS IN PRŒLIO

Messaggio per la National March for Catholics

“Our Warpath”        [1]

29-30 Settembre 2022

Peoria, Illinois 

Cari amici, 

il Presidente di Our Warpath, Joseph Rigi, mi ha invitato ad intervenire a questa prima Marcia Nazionale per i Cattolici, organizzata nella festa di San Michele Arcangelo – che la Chiesa celebra il 29 Settembre – per raccogliere sotto il vessillo della Croce l’esercito di quanti, in forza del sacramento della Confermazione, sono divenuti soldati di Cristo. A voi tutti giunga dunque il mio saluto, il mio incoraggiamento e l’assicurazione della mia preghiera.

In una società imbelle e senza ideali, in cui il pacifismo ipocrita dei pavidi cede le armi dinanzi alla violenza del tiranno, voi siete chiamati, come veri Cattolici, a dare testimonianza del Vangelo e a indicare al mondo quel Regno dei Cieli che si conquista con l’eroismo della virtù e con l’amore verso Dio e verso il prossimo. Nelle vostre mani tenete quel Rosario che alcuni considerano un simbolo di «radicalismo religioso» (qui), con lo scopo di disarmarvi e indebolire la vostra difesa. Ma proprio questa loro paura della corona del Santo Rosario ci deve indurre a stringerla con ancora maggior convinzione.

Eccoli qui, finalmente. Ecco che escono allo scoperto, i fautori della massonica fratellanza universale, per vomitare il loro odio per il Santissimo Rosario, che nella preghiera alla Vergine di Pompei chiamiamo «torre di salvezza negli assalti dell’inferno, porto sicuro nel comune naufragio». E non poteva essere altrimenti: in una guerra che coinvolge il mondo spirituale e quello materiale, abbiamo ancora una volta la conferma che dietro il miraggio globalista c’è solo la tirannide di Satana e dei suoi satelliti.

«Lo Stato è laico», affermano. Come se fosse possibile all’uomo contemporaneo negare l’autorità di Dio e rifiutare di sottomettere alla Sua Signoria le singole persone, le famiglie, le società e le Nazioni. Ma questo Stato, che si dice laico, in realtà è irreligioso ed empio, perché mentre sceglie di professare l’ateismo o l’indifferentismo religioso, di fatto offende la Maestà divina abbassandoLa al livello degli idoli e delle superstizioni; fa violenza alla Verità, ponendola allo stesso livello della menzogna e dell’errore; inganna dolosamente le persone, facendo loro credere che si possa essere osservanti in privato e laici in pubblico senza rinnegare Colui che ci ha creati non per “realizzarci” o “camminare insieme”, ma per adorare, servire, rendere gloria e obbedire al nostro Creatore e Redentore, al Quale ognuno di noi appartiene e senza il Quale non saremmo stati creati e salvati.

Questo “Stato laico”, empio e anticattolico, non considera la preghiera del Santo Rosario come una “superstizione papista” – queste sono le accuse generiche degli anticlericali e dei “liberi pensatori” – ma come una vera e propria arma, della cui potenza è terrorizzato. Odia la Messa Cattolica, ma non la sua parodia conciliare. Odia la dottrina cattolica, ma non il “magistero” di Santa Marta. Odia la morale cattolica, ma elogia Bergoglio per i suoi interventi in favore della sodomia, del clima e dell’immigrazione. Odia la preghiera, e in particolare il Rosario, che muove alla testa del nostro piccolo schieramento la Nikopéia, la Riportatrice di Vittorie, Colei che – invocata dalla Cristianità come Regina del Santo Rosario – permise alla flotta di Lepanto di sconfiggere i seguaci di Maometto. Questo “Stato laico” solo a parole, ma intrinsecamente ribelle a Nostro Signore, sa quale sia il potere soprannaturale della Grazia, quale la forza della preghiera e del digiuno, quale il valore infinito del Santo Sacrificio della Messa. Per questo vuole impedire ogni manifestazione pubblica della Religione, e bollare come estremisti – “tradizionalisti radicali” – i Cattolici che impugnano l’arma invincibile del Rosario o che si inginocchiano dinanzi a Dio, e non per il Black Lives Matter. Non è una sorpresa che i servi del Nemico condividano con lui questa avversione furibonda: ogni Ave Maria che sale al Cielo per onorare la Madre di Dio e chiederLe di intercedere «per noi peccatori» aggiunge un dardo alle faretre degli Angeli e sgretola il precario potere del Principe di questo mondo; un principe usurpatore, in realtà, che si appropria con l’inganno e la corruzione dell’autorità civile ed ecclesiastica, ben sapendo che la fine è vicina e che la sua tirannide è prossima alla sconfitta.

Il mondo del Great Reset e dell’Agenda 2030, il mondo di Davos e dell’ONU, dell’OMS e della finanza usuraria sembra aver vinto. Dopo la dismissione di Benedetto XVI e la frode elettorale delle Presidenziali americane sono venute a mancare due figure del katèchon, un’autorità spirituale e una temporale che si potevano opporre all’avvento dell’Anticristo. Al loro posto, due personaggi totalmente inconciliabili con il ruolo che ricoprono (per usare un eufemismo) scelti uno dalla Mafia di San Gallo e l’altro dal deep state americano e dall’élite del NWO. Li accomuna anche la scelta di amici e collaboratori corrotti e pervertiti. La Chiesa Cattolica è oggi eclissata dalla deep church e lo Stato è eclissato dal deep state. Entrambi usano la propria autorità contro lo scopo per cui è istituita: la salus animarum per la Chiesa e il bonum commune per lo Stato. E troviamo significativamente alleati i leader dello Stato e della Chiesa nella distruzione di entrambi: si incontrano, si elogiano, si comprano e si vendono reciprocamente, si prostituiscono all’élite nella speranza di non essere spazzati via quando non serviranno più. E per mostrarsi devoti al Leviatano globalista, distruggono tutto ciò che ricorda la società nata dalla Civiltà cristiana.

Noi siamo il “gruppo di controllo” del mondo tradizionale in una società globalista, esattamente come i non sottoposti al siero genico sono il “gruppo di controllo” che sconfessa la narrazione pandemica. Cos’è il gruppo di controllo? È un gruppo di soggetti che, nel corso di un esperimento, vengono mantenuti nelle stesse condizioni di quelli in esame, ma non subiscono il trattamento che è oggetto della sperimentazione. La funzione del “gruppo di controllo” è di escludere spiegazioni alternative dei risultati e di assicurare che i dati derivanti dal gruppo sperimentale siano effettivamente dovuti alla variabile che si sta testando e non a influenze esterne sconosciute.

Per questo ci vogliono cancellare, rendere invisibili, censurare: la nostra stessa esistenza è un termine di paragone che svela la frode e ne denuncia i colpevoli. Resistete, dunque: come Cattolici e come Americani! Resistete come avete fatto rifiutando la vaccinazione obbligatoria, perché il vostro stato di salute, il fatto che non soffriate di miocardite, che non siate rimasti sterili, che non soffriate di malori improvvisi è la prova della correlazione tra l’inoculazione del siero sperimentale e gli effetti avversi.

Il Sinedrio bergogliano e l’autorità pubblica sono nuovamente concordi nel mandare a morte Nostro Signore, per lo stesso “crimine” di allora: aver affermato la propria Regalità. Coloro che riconoscono Gesù Cristo come Re sono nemici del deep state e della deep church, dal momento che entrambi rifiutano di sottomettersi al Suo impero e di obbedire alla Sua Legge e sanno benissimo che, dove Cristo regna, non c’è spazio né per i cattivi pastori, né per i cattivi governanti.

Alla fine della Santa Messa, dopo l’Ultimo Vangelo, si recita la preghiera a San Michele Arcangelo, invocandolo come “Principe delle Milizie celesti” e pregandolo di ricacciare all’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che vagano nel mondo per la perdizione delle anime. Nell’orazione che la precede, il sacerdote chiede l’intervento di Dio pro libertate et exsaltatione Sanctæ Matris Ecclesiæ, per la libertà e il trionfo di Santa Madre Chiesa: per questo preghiamo il glorioso Arcangelo; per questo veneriamo la Madre di Dio con la preghiera del Santo Rosario e con le pie devozioni; per questo i sacerdoti celebrano ogni giorno la Santa Messa, riversando su questo mondo traviato le infinite Grazie della Passione di Nostro Signore.

Americani! Cattolici americani! Se la legge civile vi riconosce il diritto di difendere la Patria con le armi, la legge del Signore vi impone di combattere questa battaglia epocale con le armi spirituali che la Santa Chiesa vi mette a disposizione: un arsenale inesauribile. Impugnate il Santo Rosario, inginocchiatevi – anche voi, uomini e ragazzi! – e mostrate la vostra forza, il vostro coraggio, il vostro onore di Cristiani pregando: non saranno le nostre forze umane a vincere il nemico, ma la tremenda falange degli Angeli e dei Santi, dietro il vessillo della Croce impugnato dall’Arcangelo Michele e sotto la protezione della Vergine Auxilium Christianorum. A noi è solo chiesto di schierarci e di compiere il nostro dovere secondo il nostro stato.

Pregate, fate penitenza, digiunate. Vivete nella Grazia di Dio confessandovi spesso e facendo la Santa Comunione. Non smettete mai di tenervi legati alla Madonna con la Corona benedetta del Rosario: se in passato l’Europa si è salvata dall’invasione mussulmana grazie a questa preghiera, a maggior ragione si salverà il mondo, se da ogni parte della terra continueranno a levarsi al Cielo le semplici e sante parole dell’Ave Maria.

Vi benedico tutti.

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

 

       [1] https://www.ourwarpath.com/

 

 

 

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