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«Mia figlia non cammina più, ma i medici la ignorano»

andrea zambrano effetti avversi vaccino Sep 20, 2022

di Andrea Zambrano

Il professor Bassetti dice che il paracetamolo ha più effetti collaterali del vaccino. Eppure a un anno e mezzo dalla vaccinazione continua il dramma di tanti danneggiati che sono ormai invalidi. Come Marta, 21 anni, di Genova, che dopo la seconda dose ha dovuto rinunciare a un lavoro a tempo indeterminato e ora non riesce più a camminare. Il disperato appello della madre al Comitato Ascoltami e a Bassetti: «È seguita dal suo ospedale, ma per visitarla la sua segretaria mi ha detto che devo andare privatamente. Abbiamo già speso 5000 euro». 

 

Per sminuire e negare i tantissimi danneggiati da vaccino, il professor Matteo Bassetti ha detto recentemente che «il paracetamolo ha più effetti avversi del vaccino covid». Infatti, secondo lui, gli inoculi hanno consentito agli italiani di «trascorrere un 2022 normale». Sarà, ma normale non è certo l’aggettivo che meglio si addice al 2022 di Marta Parodi, una giovane ragazza genovese di 21 anni che dal giorno della vaccinazione sta vivendo un vero e proprio annus horribilis tra dolori non diagnosticati, impossibilità a camminare, perdita di un lavoro a tempo indeterminato e l’umiliazione di sentirsi trattata da malata mentale.

Eppure, Bassetti dovrebbe conoscere la sua storia dato che Marta ha cercato di farsi ascoltare e curare proprio nell’ospedale dell’infettivologo, il San Martino di Genova, dove però hanno liquidato i suoi sintomi come “funzionali”. Definizione, quest’ultima che non si capisce bene che cosa significhi e che ha convinto la madre di Marta, Micaela a rivolgere un accorato appello al Comitato Ascoltami nella speranza di un aiuto da parte di qualche medico di buona volontà che abbia voglia di curare e ascoltare.

E Bassetti? Pur essendo in cura al San Martino di Genova, della cui clinica di malattie infettive il celebre virostar è direttore, la mamma di Marta si è sentita rispondere dalla sua segretaria che se vuole essere visitata da lui deve prenotare una visita, ma non in ospedale, bensì privatamente, a pagamento.

«Abbiamo già speso 5000 euro tra esami e visite ed è stato tutto inutile», spiega Micaela in questa intervista alla Bussola. «E adesso dovrei anche pagare Bassetti per sentirmi dire che il paracetamolo ha più effetti avversi del vaccino? No grazie, proprio no grazie».

Micaela, facciamo un passo indietro…
Marta era sana come un pesce fino al vaccino. È arrivata ai regionali di pallavolo, ha fatto ginnastica artistica. Il ritratto della salute. Ma la sua vita è stata sconvolta il 21 giugno del 2021. 

Quando ha fatto il vaccino?
Seconda dose Pfizer. In quei giorni si insisteva nel fare il richiamo a tre settimane dalla prima dose e così è stato. Ma dopo quattro giorni si è presentata in pronto soccorso. Aveva dolore a mani e braccia. Quando ci siamo presentasti alla clinica neurologica del San Martino, la neurologa ha strabuzzato gli occhi per come muoveva le gambe. È stata ricoverata d’urgenza, ma nonostante le tante visite i medici continuano a dire che non vedono nulla. Non vogliono andare fino in fondo.

Qualcuno potrebbe aiutarvi?
Mi è stato detto da altri medici che Marta dovrebbe fare una biopsia delle piccole fibre, si tratta di un esame molto specifico, ma a Genova dicono che non lo eseguono, così sto cercando di prenotarla a Bologna.

Intanto Marta come sta? 
Male: non dorme, non fa le scale e non sappiamo dove sbattere la testa. È stata imbottita di psicofarmaci, ha preso 18 kg e prima aveva un fisico da modella.

Eppure, qualcosa dovrebbero averglielo detto…
Al San Martino mi hanno detto che è un problema funzionale, il che non vuol dire assolutamente nulla. E che deve andare allo psicologo.

Ma con quale diagnosi? Schizofrenia?
Ma scherziamo? Nessuna diagnosi, infatti la psicologa non ha trovato nulla di nulla, di funzionale non ha proprio niente.

Oltre a Bassetti che accoglienza ha trovato tra i medici che hanno visto sua figlia?
Una scarsissima empatia, attenzione umana neanche a parlarne. L’ultimo, un primario, ha avuto un atteggiamento spocchioso e umiliante. Il neurologo di una clinica privata, sghignazzando mi ha detto: «Ma per una cosa del genere il San Martino non aveva niente altro da fare che ricoverarti?».

Che cosa voleva dire?
Che le nostre sono tutte fisime. Eppure, Marta ora cammina come un’anziana di 90 anni col girello. Recentemente è stata a Milano col fidanzato: non è riuscita a camminare per più di un quarto d’ora. Ditemi se è vita, questa.

Che cosa chiede ora?
Chiedo che qualche medico vero, che non si pieghi a questo sistema ci ascolti e si prenda cura di questa povera ragazza.

 

 

 

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