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La poesia del lunedì #16

emanuele gavi poesia Feb 19, 2024
Rischiara.
Del mare affannoso il respiro
si scioglie sommesso,
e placato, riveste il suo manto
soave gli abissi funesti,
le burrasche sommerge e i suoi morti.
 
Sorvola la barca,
al calar della sera,
gli argenti cangianti,
i borghi rosati,
i monti d’oro dei golfi.
Tentò Dio, nel deserto, il demonio.
Io, sulle caste distese di brezza,
non l’ho mai incontrato.
 
Annotta.
Si confonde la scia della barca
– alata chimera –
tra le mille striature dei sogni.
Sarà l’eco paziente del mare
a scacciare i tumulti,
o l’ora irreale
col suo spreco di stelle:
adesso, lo sento,
è un momento di grazia.
L’anima, sazia, si fa leggera leggera…
E perdono me stesso.
 
 
Tratto da E. Gavi, Il mare e la sua canzone, Robin Edizioni
 
 
 

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