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“La famiglia è per i bambini la chiave di lettura fondamentale della realtà”

il blog di sabino paciolla lucia comelli Dec 21, 2024

La famiglia è per i bambini la chiave di lettura fondamentale della realtà, ma la nostra società occidentale non ama né i bambini né la famiglia: opponiamoci a questa deriva nichilista!


di Lucia Comelli

Lo scorso lunedì erano già trascorsi cinque giorni senza vedere i nipoti ed attendevo con impazienza il loro ritorno dall’asilo assieme al nonno. Il suono familiare delle loro vocette mi ha spinto ad aprire la porta di ingresso un attimo prima che suonassero il campanello: Marta ha iniziato a raccontarmi della scuola materna che era ancora al di là del cancello e Giovanni è stato il primo a corrermi incontro, ridendo dalla gioia. Ho capito che gli ero mancata perché dopo avermi chiesto di leggere assieme un libro, mentre Marta disegnava su un foglio, mi ha anche domandato: Mi prendi in braccio? L’ho fatto subito sedere sulle ginocchia e ne ho approfittato per stampargli un sonoro bacio sulla guancia. Reclinando la testa sulla mia spalla: Tu mi vuoi molto bene, vero, nonna? Ha domandato. Certo! Io ti voglio un grandissimo bene! E tu, vuoi bene alla nonna? Anche io ti voglio molto bene – mi ha risposto – e anche a nonno Roberto, ha aggiunto dopo un attimo di riflessione. Mi sono ritrovata a pensare che, per quanto persone distinte (anche in base alle competenze: al nonno si rivolgono per aggiustare le cose, alla nonna per ascoltare una storia…), noi due ai loro occhi siamo – dal punto di vista esistenziale – inseparabili, tanto che appena vedono una dei due, chiedono dell’altro! La stessa cosa accade, naturalmente, con i nonni paterni.  

Più avanti, quel pomeriggio, ho aiutato Marta a collocare i suoi amati adesivi (sticker): questa volta si trattava di scegliere dove posizionare piccoli animali su tre diversi spazi erbosi. Ragionando a voce alta, mi ha comunicato che avrebbe messo le quattro farfalline a svolazzare assieme sui fiori del primo prato, perché: “Queste due più grandi sono il papà e la mamma e queste i figli”. Anche le tre coccinelle disponibili andavano comunque collocate sul medesimo sfondo, infatti: “La più grande è la mamma e le due più piccole sono sorelle!” Sul terzo sfondo, accanto ad un laghetto, ha collocato due bruchi, uno di fronte all’altro: “Questo è il piccolo che si era perso – mi ha spiegato – ed ora ha ritrovato la sua mamma!”

Mi è allora venuto in mente che mio nipote Adriano, quando era molto piccino, attribuiva relazioni familiari agli stessi oggetti inanimati: il bicchiere più grande era il padre, il secondo per altezza la madre e così via …  L’ho raccontato a mia sorella Anna, una vita da pediatra, mentre facevamo il giro di riscaldamento in palestra una a fianco all’altra: è naturale, ha commentato: “La famiglia è per i bambini la chiave di lettura fondamentale della realtà!” 

Mi sono ritrovata a pensare che quando riconosci l’ordine delle cose, la vita – per quanto possa essere faticosa – è semplice, come è semplice il cuore di un bambino, che accoglie con stupore la realtà e mostra in modo inequivocabile il bisogno che le persone a lui vicine, a partire dal papà e dalla mamma, si vogliano bene.

Per questo mi addolora che Marta e Giovanni e tanti altri piccoli come loro debbano crescere in una società come la nostra, così ostile alla vita da rifiutarsi spesso di trasmetterla e considerare i milioni di essere umani abortiti o le migliaia di persone precocemente ‘terminate’ come espressione del progresso! 

Una società altrettanto ansiosa di disfarsi della naturale distinzione tra uomo e donna e delle correlate categorie – comuni a tutte le altre culture, presenti e passate – di matrimonio, paternità/ maternità, tanto da inventarsi un numero crescente di identità sessuali e da ritenere accettabile iniettare ormoni e mutilare chirurgicamente bambini, convinti dall’incessante propaganda sui social e persino da diversi progetti scolastici, di ‘essere nati nel corpo sbagliato’ e di poter realmente transitare al sesso opposto! Anche il concetto di famiglia si è venuto progressivamente svuotando di significato, una volta introdotto il divorzio e la possibilità per le persone dello stesso sesso di unirsi in matrimonio o ‘similia’ (come le unioni civili) e, in diversi Paesi, di adottare.  In chi rifiuta, come succede in gran parte della cultura occidentale, persino tra cristiani, che l’uomo abbia – come ogni altro essere – una sua natura, la realtà si ottenebra assieme al cuore, le cose perdono i contorni e tutto diventa indistinto e opinabile: invece di riconoscere l’ordine e la bellezza dell’essere le persone al potere e chi le serve (come molti intellettuali) utilizzano ideologie folli, come quella della fluidità sessuale, per manipolare la realtà e gli stessi esseri umani, a misura delle proprie voglie e dei propri interessi

La preoccupazione per i più piccoli mi spinge questo Natale, oltre all’impegno culturale, a rimettere la mia vita e quella di chi amo nelle mani del Signore: avverto la necessità che il Dio fattosi uomo per amore nostro ci mostri la strada di un nuovo inizio e ci doni il coraggio di percorrerla fino in fondo! 

Note:

1) Si veda ad esempio: Tommaso Scandroglio, Eutanasia, quindicimila morti in un anno nel Canada dei diritti, www.lanuovabq.it, 16.12.2024

2) Si consideri ad esempio il proliferare, anche nelle scuole italiane, di progetti come la ‘Carriera Alias’: un protocollo che permette agli studenti ‘transgender’ (anche senza un documento medico che attesti l’effettiva presenza di una disforia di genere) di cambiare il proprio nome – in contrasto con la propria identità sessuale – sul registro di classe. Sul carattere illecito, dal punto di vista giuridico, e sui gravi rischi per i minori della cosiddetta ‘transizione sociale’, primo passo per il cosiddetto cambiamento di sesso, si veda: Lucia Comelli, Un altro frutto avvelenato della Teoria del Gender nelle scuole italiane: la Carriera Alias, www.sabinopaciolla.com, 5.04.2022. Per fortuna, molti Paesi pionieri in queste pratiche stanno tornando indietro: cfr. Il Regno Unito vieterà a tempo indeterminato i bloccanti della pubertàwww.ilpost.it, 12.12.2024 

3) Mi ha dolorosamente colpito la notizia che durante l’Anno Santo ci sarà un evento apposito per le associazioni ‘arcobaleno’ che si riverseranno in San Pietro rivendicando la promozione dell’omosessualità: sposando le tesi lgbtqi+, un inclinazione disordinata della psiche, in contrasto con la conformazione di un corpo che Dio ha creato aperto all’alterità e con lo stesso Catechismo della Chiesa Cattolica, viene sdoganata dalla Cei come una particolare identità da accogliere in quanto tale! Luisella Scrosati, L’agenda gay avanza col giubileo LGBT, regia di Cei e Gesuiti, www.lanuovabq.it, 7.12.2024

4) Cfr. Enrica Perucchietti – Gianluca Marletta, Unisex. Cancellare l’identità sessuale: la nuova arma della manipolazione globale – Arianna Editrice 2015. Il coinvolgimento dei ‘poteri forti’ nell’omosessualismo (oggi a trazione trans) che caratterizza la società occidentale risulta evidente dalle modalità – che il libro ricostruisce – in cui storicamente si è affermato e dall’enorme entità dei finanziamenti che riceve da potenti istituzioni quali la Rockefeller Foundation e le grandi banche globali (Deutsche Bank, Bank of America, Crédit Suisse, Goldman Sachs …). Su quest’ultimo tema, si veda anche: Gay e finanza, a Londra il summit delle grandi banche globali che rompe il tabù della diversity, www. ilsole24ore.com, 9.11.2012

FONTE : Il Blog di Sabino Paciolla

 

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