L’unica cosa che importa

il blog di sabino paciolla infovaticana pedro abelló sabino paciolla Oct 15, 2024

di Sabino Paciolla

Di seguito segnalo all’attenzione e alla riflessione dei lettori di questo blog l’articolo scritto da Pedro Abelló, pubblicato su Infovaticana.

Come molti di noi, suppongo, mi sono venute le lacrime agli occhi quando ho letto o sentito molte delle cose che stanno accadendo in questo momento nella Chiesa e, per estensione, nella società. Dico “per estensione” perché sono convinto che non si tratti di due processi indipendenti, ma che il secondo sia stato determinato dal primo nel corso della storia.

Anche se molti oggi fingono di chiudere gli occhi di fronte alla realtà, il fatto è che viviamo in un mondo fondamentalmente spirituale, in cui gli eventi determinanti della nostra società sono il riflesso di ogni momento della guerra spirituale che è in corso fin dall’inizio dell’umanità e che non vedrà la sua fine finché il “soffio” di Dio non vi porrà fine.

Spesso mi stupisce pensare a quanto siamo profondamente ignoranti delle correnti sotterranee che guidano gli eventi più significativi della storia e che sono il riflesso di questa guerra spirituale. Penso, ad esempio, agli eventi apparentemente casuali e insignificanti che hanno messo in moto processi concatenati che hanno portato a grandi catastrofi come le guerre mondiali: queste concatenazioni sono il risultato del caso o ci sono forze potenti dietro di esse che le rendono possibili e le spingono verso il loro obiettivo? Trovo molto difficile pensare al caso come forza motrice della storia.

Se siete interessati a questo argomento, vi consiglio il “piccolo grande libro” di Benjamin H. Freedman “I fatti sono fatti”, ripubblicato nel 2023 da Last Century Media.

Mi rattrista pensare alla mancanza di interesse nella società nel cercare di capire il significato di tutto ciò che accade, la sua origine, il suo sviluppo e il suo scopo. Viviamo, in larga misura, la vita dell’irrazionale; nasciamo, passiamo e moriamo senza che il nostro passaggio attraverso questa vita abbia aggiunto qualcosa al serbatoio intimo della nostra personalità, a ciò che ci rende eterni nel bene e nel male.

Il disinteresse, l’apatia, il conformismo sono i mali che ci stanno portando a una tragica fine, condotti docilmente come una mandria al macello, perché l’apatia ci impedisce di capire e la mancanza di comprensione ci permette di essere manipolati da quelle forze sempre presenti e sempre attive che cercano la nostra distruzione, non solo spirituale, ma anche fisica.

Chiunque oggi sia in grado di comprendere la profondità e la portata di ciò che sta accadendo nella Chiesa, questa costruzione eccellentemente pianificata di una “chiesa sinodale”, cioè di una “nuova chiesa” all’interno del corpo della Chiesa, come un parassita che entra in un organismo e lo divora dall’interno per prenderne il posto, e chiunque sia in grado di comprendere la controparte di questo processo nella società, quel “nuovo ordine” che aspira a un “nuovo ordine”, quel “nuovo ordine” che aspira a un “nuovo ordine”, quel “nuovo ordine” che aspira a un “nuovo ordine”, quel “nuovo ordine” che aspira a trasformarci in schiavi involontari di coloro che, per realizzarlo, stanno rovinando la terra, schiavi di una società che non ha altro dio che il Padre della Menzogna, senza dubbio, ripeto, chi riesce a comprendere tutto questo deve provare la più profonda tristezza immaginabile, vedendosi, inoltre, incapace di far intravedere alla maggioranza, compresi i prossimi, la fine della strada che stiamo percorrendo, o che ci viene fatta percorrere dalla nostra passività.

Ma di fronte a questa tristezza è indispensabile reagire, e questa reazione non può basarsi sulle speranze umane, perché probabilmente sono tutte esaurite.

Se può aiutare qualche lettore, ci sono due frasi che per me sono il tesoro che mi permette di superare i momenti peggiori. La prima si trova in Matteo 6: “Cercate il Regno di Dio e la sua giustizia, e anche il resto vi sarà dato in sovrappiù”. La seconda l’ho letta da qualche parte e purtroppo non ricordo dove, ma mi ha colpito profondamente: “Ti toglierò tutto perché tu abbia solo me”.

Solo in Dio possiamo trovare la forza che ci permetterà di sopportare ciò che verrà, ciò che è già qui. Solo la piena fiducia in Dio può darci forza, conforto e, soprattutto, speranza. Solo la piena fiducia in Dio può aiutarci a dare forza e speranza a chi ne è privo, o comprensione a chi non capisce.

Solo comprendendo e assumendo che Dio è Padre, che siamo suoi figli, che è il padrone della storia, che nulla accade che Lui non voglia o permetta, che il futuro è interamente nelle sue mani, che tutto ha un senso anche se non possiamo capirlo, che non ci ha mai promesso la felicità su questa terra, ma la lotta contro il mondo, solo allora possiamo trovare la forza.

“Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi” (Mt 10).

“Se foste del mondo, il mondo amerebbe i suoi; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia” (Gv 15).

“Vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno, vi consegneranno alle sinagoghe e alle prigioni, e per il mio nome vi porteranno davanti a giudici e governatori; così avrete modo di testimoniare davanti a loro (…) Sarete traditi anche dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici; perfino alcuni di voi saranno messi a morte, ma non un capello del vostro capo andrà perduto” (Lc 21).

“Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, vi separeranno da loro stessi, vi rimprovereranno e getteranno il vostro nome come un male, a causa del Figlio dell’uomo” (Lc 6).

“Queste cose vi ho detto perché in me abbiate pace. Nel mondo avete tribolazioni; ma state allegri: io ho vinto il mondo” (Gv 16).

Ci sono due cose che Dio non può fare: ingannare e contraddire. La Parola di Dio è la nostra roccia; cerchiamo la Sua e riceveremo in più ciò di cui abbiamo bisogno per la nostra salvezza, e se Lui ci toglierà tutto, avremo l’opportunità di capire che abbiamo bisogno solo di Lui.

Dio vi protegga.

Pedro Abelló

FONTE : Il Blog di Sabino Paciolla

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