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TRUTH

L’ultima follia dagli USA: l’aborto diventa parte del piano di Dio per l’umanità.

aborto universitari per la vita Nov 11, 2023

di Universitari per la Vita

C’è una novità nel marketing a favore dell’aborto. “Il piano di Dio include l’aborto” dichiara una nuova campagna pubblicitaria lanciata lungo la Interstate 55. Il gruppo “Shut Your Abortion” sta promuovendo questi cartelloni ritenendo di avere l’approvazione di Dio.

L’uso della religione per giustificare l’aborto sta venendo fuori anche in altre zone del Paese, ad esempio in Ohio, dove ci sarà un referendum a novembre sul cosiddetto Issue 1, che sigillerebbe l’aborto all’interno della costituzione statale, impedendo di fatto ogni protezione per i bimbi nel grembo materno. Le pubblicità in Ohio promuovono l’aborto come un dogma di fede. Una delle pubblicità inizia con un montaggio video che include un uomo inginocchiato in una chiesa cattolica con le mani giunte in preghiera. La voce narrante recita: «Quando dobbiamo prendere decisioni sulla nostra salute, dipendiamo dai nostri dottori, dalla nostra fede, dalla nostra famiglia…». La scena dell’uomo in preghiera appare proprio sulle parole «nostra fede». E siccome gli spot politici non sono noti per andare per il sottile, sullo sfondo si intravede anche un’immagine di Gesù Misericordioso.

Questo tentativo spudorato di coinvolgere la religione nella difesa dell’aborto è decisamente più spinto rispetto agli slogan pro-aborto utilizzati finora. Una volta, il mantra dei pro-choice era che l’aborto dovesse essere sicuro, legale e raro. Sicuramente deplorevole, ma veniva chiarito che era necessario scegliere. Questo ritornello più sfumato ha lasciato il posto nel tempo alla nozione di aborto come bene positivo, esercizio di libertà e persino atto di emancipazione. Ma ora la lobby dell’aborto sta spacciando l’idea insensata che l’aborto – non solo il diritto all’aborto, intendiamoci, ma l’aborto stesso – sia in realtà parte del piano di Dio.

Vendere l’aborto come parte del “piano di Dio” è una parodia costruita sulla tragedia dell’aborto. Ed è una bugia, che nasconde la meravigliosa verità del piano di Dio per l’umanità.

L’aborto rappresenta tutto ciò che è contrario a Dio. È un atto di disperazione. E non è giusto per nessuno. Non è una soluzione per la donna in crisi o per il suo bambino. Al contrario, il segno di Dio sono la speranza e l’amore. Dio ha creato gli esseri umani con un atto di amore immenso e personale. Ogni persona, non importa quanto piccola, è un unico e irripetibile capolavoro del genio creativo di Dio.

Certamente, le nostre vite non sono sempre facili. Viviamo in un mondo terribilmente decaduto. A volte le sfide della vita, e del portare avanti una vita sono estremamente scoraggianti. Nella nostra sofferenza, Dio offre speranza. E la Chiesa esiste per essere le mani e i piedi di Dio sulla Terra, e per concretizzare quella speranza, offrendo amore e accompagnamento.

La Chiesa accompagna le donne attraverso la bellezza, l’amore e la pietà del Vangelo della Vita. È un Vangelo che si manifesta non soltanto nell’opposizione all’aborto da parte della Chiesa, ma anche in tanti altri modi – sostenendo le madri e i bambini attraverso i centri di aiuto alla gravidanza, all’assistenza pre e post natale, nel fornire un alloggio, vestiti, formazione, servizio di babysitter ed educazione per le mamme – quotidianamente.

Si manifesta anche nella cura e nel counseling post-aborto, per donne che hanno sofferto dopo l’aborto. Una notizia legata alla campagna pubblicitaria riporta che una donna ha dichiarato di essere scoppiata in lacrime dopo aver visto i cartelloni, perché le ha ricordato l’aborto che aveva eseguito quando era studentessa al college 40 anni prima. Nessuno piange decenni dopo la rimozione dell’appendice, ma è tragicamente comune per le donne portare dentro al cuore la disperazione e il senso di perdita anche decenni dopo un aborto. Comunità cattoliche come il progetto Rachel and the sisters of Life offre consulenze, guarigione e riconciliazione dopo l’aborto.

Questa nuova campagna pro-aborto è presuntuosa all’ennesima potenza. Basta guardare le parole di Dio nella Scrittura per rendersene pienamente conto: «Prima che io ti formassi nel grembo di tua madre, ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, ti ho consacrato e ti ho stabilito profeta delle nazioni» (Ger 1,5). Anche il Salmista si rivolge a Dio con queste parole: «Sei tu che hai formato le mie reni, che mi hai intessuto nel seno di mia madre. Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo. Meravigliose sono le tue opere, e l’anima mia lo sa molto bene» (Sal 139, 13-14).

Fonte: National Catholic Register (consultato il 02/11/2023)

 

 

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