L'Ora di Grazia: il dono di Maria per l'8 dicembre
Dec 08, 2022di Riccardo Caniato
«Un avvenimento di grandi e numerose conversioni», con cui «si otterranno numerose grazie spirituali e corporali»: è la promessa fatta dalla Madonna a Montichiari per la solennità dell'Immacolata Concezione secondo le apparizioni – ancora al vaglio dell'autorità ecclesiastica – alla veggente Pierina Gilli.
L’«apparizione» di Rosa Mistica del 22 novembre 1947 nel duomo di Montichiari si conclude con una promessa: «Il giorno 8 dicembre, a Mezzogiorno, verrò ancora qui in parrocchia, sarà l’Ora di Grazia». La «veggente», Pierina Gilli, chiede subito di che cosa si tratti e la Vergine risponde: «Sarà un avvenimento di grandi e numerose conversioni. E questo lo devi riferire a Monsignor Vescovo di Brescia».
La spiegazione prosegue nell’«apparizione» dell’8 dicembre: «Desidero che ogni anno, il giorno 8 dicembre si pratichi a Mezzogiorno l’Ora di Grazia universale: con questa pratica si otterranno numerose grazie spirituali e corporali. Quelli che non potranno portarsi nelle loro chiese, pur restando nelle loro case, pregando a Mezzogiorno otterranno le mie grazie». Suo Figlio – assicura la Madonna – è pronto ad accordarle «la sua più grande misericordia purché i buoni continuino sempre a pregare per i loro fratelli peccatori».
La Gilli implora allora la benedizione di Maria sui presenti e sul paese di Montichiari, e la Vergine, dopo aver ribadito con solennità che quest’Ora di Grazia è «universale» e che pertanto si dovrà informare con sollecitudine il Papa, dispone che venga realizzata una statua che la rappresenti come la Rosa Mistica e che sia portata processionalmente per le strade del comune: «Per quelle vie ove io passerò», rivela, «seminerò grazie spirituali e guarigioni».
Chiede anche che la statua sia deposta infine sopra le quattro mattonelle al centro della chiesa su cui Ella ha poggiato i piedi durante l’«apparizione»: «Chi su queste mattonelle pregherà e verserà lacrime di pentimento troverà una scala sicura per ottenere dal materno mio cuore protezione e grazie». Parole, quest’ultime, che si ricollegano e completano quelle pronunciate nello stesso luogo il precedente 22 novembre: «Chi porterà sopra queste quattro mattonelle lacrime di pentimento otterrà per mezzo mio dal mio Divin Figlio, grande Misericordia… Anime indurite, gelide come questo marmo saranno toccate dalla Grazia divina e diverranno fedeli e autenticamente innamorate del Signore».
Appuntiamo, solo per inciso, che le «quattro mattonelle» a cui la Rosa Mistica fa più volte riferimento non verranno cintate né salvaguardate con la venerazione da Lei esplicitamente richiesta. Invece ci soffermiamo sull’immagine della «scala sicura», della scala santa, perché nelle apparizioni in parrocchia a Montichiari Pierina ha visto la Regina del Cielo scendere e risalire fisicamente una gradinata di luce che collegava direttamente il Cielo con il cuore della chiesa.
La visita dell’8 dicembre 1947 assume nel racconto della «veggente» i contorni di una grande mariofania, ricchissima di particolari di forte impatto scenografico e simbolico: «Mi apparve in quel momento una grande scala tutta bianca, lunga circa quindici metri, della larghezza di circa cinque metri. I lati erano ornati di rose, bianche, rosse e gialle e formavano come una ringhiera. Alla sommità della scala, in mezzo a un giardino, trapuntata di fittissime rose, in una nicchia sempre di rose e degli stessi colori, coi piedi appoggiati al tappeto, bianco vestita con le mani giunte, splendente stava la Madonna “Rosa Mistica”».
Di fronte a tanto splendore, Pierina ha un sussulto di gioia nel cuore: «Una gioia mi prese nel vederla ed esclamai: “Oh! La Madonna!”». Al che la Madonna si presenta: «Ella allora mi sorrise, volse gli occhi al Cielo e lentamente disse: “Io sono l’Immacolata Concezione”. Quindi avanzò e aggiunse: "Io sono Maria di Grazia, Madre del Divin Figlio Gesù Cristo". Fece ancora dei passi e disse: “Per la mia venuta a Montichiari desidero essere chiamata Rosa Mistica”».
Si noti che la Regina del Cielo che, come abbiamo già scritto, a Montichiari ha detto di essere la Madonna di Fatima, ora, nel giorno dell’Immacolata, si presenta anche come la Madonna di Lourdes, – «Io sono l’Immacolata Concezione» –, e scandendo volutamente i suoi titoli fra pause e passi avanti lungo la scala, come la «veggente» non manca di notare, arriva infine alla nuova definizione di Rosa Mistica. In questo contesto, teso a ben comprendere il tempo e il significato dell’Ora di Grazia, ci soffermiamo sulla seconda definizione che la Vergine dà di sé stessa: «Io sono Maria di Grazia, Madre del Divin Figlio». Sarà proprio Gesù a spiegare questo titolo e la sua portata a Pierina, apparendole nella sua stanza il 23 ottobre dell’anno successivo: «Durante la mia crocifissione», le confiderà, «il mio amore era ancora per le anime e dalla croce ho pensato a voi, a tutti i miei figli: allora vi ho dato mia Madre, l’ho eletta Madre di Grazia, ossia le ho dato le mie Grazie per darle a voi. Anche questa è una verità da riferire [al Santo Padre ndr]».
La Grazia, nell’Enciclopedia Treccani, viene definita «la qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti, impressiona gradevolmente i sensi e lo spirito». Detto altrimenti, la Grazia è quella qualità della persona che riassume in sé la sostanza dell’Armonia, della Bontà, della Bellezza, della Verità, della Delicatezza…, è quella qualità che ne somma altre che singolarmente e insieme al loro grado più pieno definiscono gli attributi di Dio, l’unico essere che può essere sommamente, eternamente e infinitamente buono, vero, bello... Ora, nelle parole di Gesù, che dice «Maria è Madre di Grazia perché le ho dato le mie Grazie», riconosciamo che con il termine Grazia si può identificare Lui stesso, come fa Maria presentandosi come abbiamo visto «Madre del Divin Figlio Gesù Cristo» e «Maria di Grazia», ricorrendo cioè a due titoli che si equivalgono, dicono la stessa cosa. Perché dire Grazia è come dire Gesù. Non a caso l’Arcangelo Gabriele saluta Maria, la «Piena di Grazia», nel momento stesso in cui nel suo grembo è concepita la Grazia, è concepito Gesù.
Ne consegue che l’Ora di Grazia universale che Maria chiede a Montichiari è l’Ora di Gesù. Ed è un tempo che l’«apparizione» a Pierina ci mostra, nel suo coinvolgimento così fisico e solenne, particolarmente abitato dal Cristo Misericordioso e dalla Madonna. Di fatto la prima Ora di Grazia a Montichiari è stato il tempo dell’«apparizione» stessa dell’8 dicembre, abitata per l’appunto dalla santa Vergine che si è resa presente anche visibilmente e da Gesù Misericordioso, il Gesù-Grazia che si è detto proteso ad ascoltare le intercessioni di Maria e nostre domandate con cuore sincero. E alla fine di quell’«apparizione», l’allora curato don Luigi Bonomini poté attestare che effettivamente si erano verificate numerose grazie di conversione e di guarigione.
Per darci ulteriore prova della sua partecipazione durante l’Ora di Grazia e della speciale mediazione per chiunque a Lei si affidi con fiducia e pentimento Maria, l’8 dicembre 1947, manifesta anche il suo Cuore Immacolato. Un passaggio che Pierina nei Diari descrive così: «La Madonna allargò le braccia, sul suo petto spiccava il suo Cuore, nel quale erano puntate tre rose, bianca, rossa, gialla. Ne veniva una luce così viva e penetrante che ne rimasi abbagliata. E la Madonna scomparve ai miei sguardi. Credetti di rimanere cieca. La mia gioia interna mi fece gridare di entusiasmo: “Oh! Il Cuore Immacolato di Maria”. Solo quando la luce diminuì potei rivedere nuovamente la Madonna, la quale disse: “Ecco il Cuore che tanto ama gli uomini; mentre la maggior parte di essi lo ricambia con oltraggi”». Nella visione simbolica, il cuore palpitante di Maria ci restituisce una volta ancora la certezza che abbiamo in Cielo una Madre viva, una persona reale che trabocca di amore e si preoccupa per le anime.
Come ci ha spiegato san Paolo, in via ordinaria, la fede “vede” il soprannaturale come in uno specchio opaco, ma la storia è segnata da figure di mistici che hanno avuto il dono di incontrare in via straordinaria le persone del Signore, della Madonna, degli Angeli, dei Santi. Con gli occhi della mistica di Montichiari l’8 dicembre di ogni anno, a Mezzogiorno, potremo rispondere anche noi all’invito divino di rinnovare l’Ora di Grazia, in chiesa o nel luogo in cui ci troviamo, nella certezza che dal Cielo verrà calata una scala, da cui Gesù-Grazia, e Maria sua Madre sempre si faranno incontro.
La Chiesa di Brescia ha aperto in accordo con la Santa Sede una nuova fase di approfondimenti degli avvenimenti di Montichiari che coinvolgono la figura di Pierina Gilli. Con l’istituzione, il 7 dicembre 2019, del Santuario Diocesano di Maria Rosa Mistica Madre della Chiesa alle Fontanelle di Montichiari, la Chiesa di Brescia ha riconosciuto in Pierina Gilli l’autenticità di vita caratterizzata da una spiritualità vivace e profonda che si è mantenuta costante negli anni e ricca di tonalità sicuramente di ordine straordinario che si concretizzavano, tuttavia, in un vissuto ordinario nel nascondimento, nella preghiera e nel servizio al prossimo. Dal momento che sono ancora in corso gli studi sulla natura delle rivelazioni riferite da Pierina Gilli si desidera precisare che con le parole «apparizioni», «veggente», «messaggio», «miracoli»… non si intende prevenire il giudizio conclusivo dell’autorità della Chiesa, ma riportare unicamente con fedeltà la testimonianza umana offerta da Pierina Gilli con la sua vita e nei suoi scritti.
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