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L’importanza di essere papà in un quadro di van Gogh

francesco agnoli lavocedeltrentino.it roberto marchesini Mar 21, 2023

di Francesco Agnoli

Quanto sono importanti le mamme! Lo sappiamo tutti. Ma forse ci dimentichiamo che anche il ruolo del papà è decisivo. Proviamo a capirlo con un quadro di van Gogh visto che oggi è la festa del papà.

La complementarietà degli sposi non è visibile solo nel loro rapporto reciproco, in cui la diversità uomo-donna psicologica, biologica, ormonale, persino cerebrale, diventa ricchezza, ma anche nell’educazione dei figli.

Lasciamo la parola allo psicoterapeuta Roberto Marchesini, che commenta il quadro di van Gogh nell’immagine: “Questo quadro è molto interessante dal punto di vista del genere (gli ideologi del genere non sarebbero molto contenti di Van Gogh): il padre viene dall’esterno della casa e ha vicino a sé gli attrezzi del lavoro; la madre viene dall’interno ed ha alle spalle la casa e regge il bambino.

 

Quello che colpisce è il sincronismo e la coordinazione di questi tre personaggi: la madre si china, appoggia il bambino per terra e lo sostiene (non lo trattiene); il bambino muove già il piedino e muove verso il papà; il papà è accovacciato e tende le braccia verso il bambino. Noi già ci immaginiamo come andrà a finire: il bambino, magari incespica un po’ ma alla fine arriverà dal padre che lo raccoglierà.

Quello che è da sottolineare è la coordinazione: la madre sostiene il bambino e non lo trattiene, il bambino lascia la madre e va verso il papà, il papà lo accoglie. Tuttavia questa scena può svolgersi in maniera diversa: il bambino una volta lasciato, può cascare perché non ancora pronto per svolgere questi passi; può succedere che la mamma trattiene il bambino e il bimbo non riesce ad andare dal papà, oppure che il papà, mentre il bambino sta avvicinandosi, si distragga da altro e lasci la scena. Quindi, se uno dei tre attori non rimane coordinato, i primi passi non potranno andare come sognati”.

Il passo sicuro di un figlio, è spesso frutto dell’amore di due genitori. E la sua educazione passa, dalla scelta dei tempi giusti; dai no e dai sì; dall’esempio e dall’insegnamento dei genitori; dalla loro capacità di accompagnare la sviluppo dell’identità di ognuno (ogni figlio nasce con delle peculiari potenzialità e delle caratteristiche caratteriali: ai genitori e non solo il compito di valorizzarle e renderle operative; ogni figlio nasce maschio o femmina – ed è segnato da precise caratteristiche psicologiche, biologiche, genetiche, anatomiche, ormonali che variano a seconda del sesso – ma ognuno deve diventare, attraverso l’educazione, uomo o donna). Quando il papà c’è, a dare sicurezza, a infondere fiducia, ad insegnare rispetto e senso del dovere, allora non solo i figli, ma tutta la società ne trae beneficio! Auguri dal MpV e dal CAV di Trento, anche con questa breve riflessione video ( https://fb.watch/4jAZETszO2/) a tutti i papà!

 

FONTE : lavocedeltrentino.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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