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Jim Caviezel: «I bambini sono sotto attacco»

il timone jim caviezel manuela antonacci Jun 19, 2023

di Manuela Antonacci

«È il mio miglior film dopo La Passione di Cristo». Non ha dubbi Jim Caviezel protagonista di Sound of Freedom, distribuito da Angel Studios nelle sale cinematografiche dal 4 luglio. Pellicola in cui Caviezel interpreta Tim Ballard, agente della Homeland Security che, dopo aver salvato un ragazzino da una banda di trafficanti di droga, scopre che la sorella del bambino è ancora prigioniera.  Così arriva a lasciare il lavoro e a mettere a rischio la sua vita per intraprendere un viaggio rischioso attraverso la giungla colombiana pur di salvare la bambina.

In realtà il film è ispirato ad una storia vera: nel 2013, il vero Ballard e un certo numero di ex agenti del governo hanno lasciato il lavoro per fondare Operation Underground Railroad (O.U.R.), che lavora in tutto il mondo e in collaborazione con le forze dell’ordine per salvare i bambini dalla schiavitù e dallo sfruttamento. Alla CNA Caviezel ha parlato del film in uscita, dell’effetto che spera possa avere sugli altri e di quanto sia stato attratto dalla figura di Baillard con cui, per calarsi perfettamente nel ruolo, ha passato parecchio tempo ad allenarsi nel combattimento ravvicinato, arrivando persino a seguirlo in missione per osservarlo da vicino e in modo “metodico”, come sottolinea Caviezel.

L’attore, cattolico devoto, spera che la gente lasci il cinema con “un cuore nuovo”, precisamente “un cuore che non ha paura”, ha aggiunto. Un film che l’ha spinto a riflettere sulla necessità di combattere il male, proprio in quanto credente: «Stavo pregando l’altro giorno e ho detto: “Possiamo amare i figli di Dio più di quanto temiamo il male? Possiamo amare Gesù più di quanto temiamo la croce?” E questo è il problema dei cristiani di oggi: che vogliono seguire la strada più facile, ma in un mondo che cambia, ad un certo punto sei costretto a prendere una decisione».

Caviezel sottolinea, inoltre, come a compiere il male siano anche coloro che rimangono indifferenti di fronte ad esso. Un male grande come, sottolinea l’attore, il traffico clandestino di circa 2 milioni di bambini in tutto il mondo. Mentre i “civilissimi” Usa sarebbero la meta principale della tratta dei minori, in tutti i 50 stati. California, Texas, Florida, Ohio e New York detengono questo sconvolgente primato. Secondo un rapporto del 2019 della Human Trafficking Hotline, ci sono più di 350.000 bambini che scompaiono negli Stati Uniti ogni anno. Di questi si stima che ben 100.000 siano oggetto di tratta.

«I figli di Dio non sono più in vendita», è la frase che letteralmente “buca” la pellicola e Caveziel, alla CNA, ne ha spiegato il senso: i bambini, sottolinea Caviezel sono sotto attacco, in tanti modi, non solo attraverso il traffico dei minori, come mostra il film, ma, stoccata finale di Caviezel, “anche attraverso l’aborto”. E il milione di aborti verificatisi solamente nel 2020, negli Stati Uniti, secondo il Guttmacher Institute, sembra confermarlo. (Fonte foto: screenshot trailer Youtube)

FONTE : IL TIMONE 

 

 

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