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Il porto sicuro

giglio reduzzi Sep 23, 2024

di Giglio Reduzzi

Permettere ad una nave ONG battente bandiera tedesca di attraccare ad un porto italiano e sbarcarvi persone salvate dalle onde del mare non corrisponde ad alcuna prescrizione del codice di diritto internazionale della navigazione.

Al massimo l’operazione costituisce un atto di mera carità cristiana.

Quella carità che, peraltro, la maggior parte degli sbarcandi, in quanto musulmani, non ricambiano, perché alla carità preferiscono la vendetta, purchè proporzionale.

La ratio di questa affermazione è molto semplice e sta nel fatto che, quando i migranti passano dal loro pericolante barcone alla solida nave ONG, il salvataggio prescritto dal codice è già avvenuto.

Quel che viene dopo è pura carità.

Peraltro una carità molto costosa, perché la sicurezza acquisita dai migranti avviene tutta a spese dei residenti, che vedono diminuita la propria.

Poi ci sono i casi dei finti naufragi.

Cioè dei casi in cui il barcone parte solo con metà del carburante necessario a compiere la traversata perché lo skipper sa che a metà strada incontrerà Luca Casarini, od un suo altrettanto generoso collega, il quale trasferirà tutti passeggeri sulla sua sicura e superaccessoriata nave ONG.

Ecco dunque che il salvataggio è già avvenuto. Non ne serve un secondo.

Il fatto che il diritto internazionale della navigazione parli di “porto sicuro”, non vuol dire che lo sbarco debba necessariamente avvenire in un porto. Quel che conta è la sicurezza offerta dal sito, non la sua caratterizzazione come porto!

A proposito di sbarchi, sarebbe ora e tempo che le giornaliste televisive, quando annunciano uno di questi approdi, abbandonassero la classificazione degli sbarcati tra adulti e minori non accompagnati, lasciando intendere che questi ultimi siano dei pargoletti abbandonati dalla loro mamma.

Infatti la dizione citata comprende anche chi è perfettamente in grado di viaggiare da solo avendo (o dicendo di avere) 17 anni!

E’ una classificazione alla quale a Lampedusa non crede più nessuno, ma che può facilmente ingannare chi abita, per esempio, in territorio ligure.

E’ quanto si è puntualmente verificato recentemente al porto di La Spezia, dove un vecchio signore, avendo appreso dalla Tv che di lì a poco sarebbe approdata una nave ONG carica di “minori non accompagnati”, si presentò sulla banchina con un borsone carico di giocattoli.

Poi, arrivato sul molo, scoprì che in realtà quelli che scendevano dalla nave erano baldi giovanotti che si erano autodichiarati diciasettenni al solo fine di ottenere i benefici connessi alla minor età e non avevano alcun bisogno dei suoi pelouche!

Allo sconsolato signore non restò che fare fagotto e venir via.

 

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