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TRUTH

IL DANNO E LE BEFFE

maria concetta falivene silvana de mari Oct 05, 2023

di Silvana De Mari

La maniera di dire “Il danno e le beffe” esprime in termini e cortesi quanto esprimeva in maniera più ruspante la dizione partenopea “Cornuto e mazziato”. Traduco per i più giovani: chi metteva le corna, chi si portava a letto la moglie di un altro, incorreva nel rischio che il marito di costei, che era l’offeso, gli saldasse i conti in qualche vicolo buio, o anche soleggiato, dipendeva dai casi. Chi aveva causato l’offesa poteva essere mazziato (riempito di mazzate, bastonato) Che finisse picchiato l’offeso era una violazione dell’etica e della logica.

Le due maniere di dire semplificano il concetto tragico della colpevolizzazione della vittima. La colpevolizzazione della vittima è stata studiata dal famoso esperimento di Milgram del 1961. Milgram, uno psicologo sociale condusse un esperimento durante il processo di Eichmann a Gerusalemme. L’orrore di quello che era successo ritornò su tutte le testate insieme alla domanda su come fosse stato possibile. Ci si rese conto di un fenomeno che fu battezzato “ la banalità del male”, il conformismo alla base dei genocidi. Per rispondere alla domanda il dottor Milgram organizzò un enorme esperimento: arruolò un grandissimo numero di persone per studiare gli effetti del dolore sulla memorizzazione. Dette una piccola paga: dieci dollari al giorno e divise la gente in due gruppi. Il gruppo A avrebbe cercato di memorizzare sequenze di parole che avrebbe ripetuto al gruppo B per fargli sapere quanto erano bravi a memorizzare. A ogni sbaglio il gruppo B avrebbe somministrato uno scossa elettrica che a ogni sbaglio sarebbe diventata più forte, fino al livello di 300 volt che è potenzialmente mortale. In realtà le scosse elettriche erano false. Quelli del gruppo A che urlavano e si contorcevano per il dolore erano attori. Può un essere umano qualsiasi, su istigazione di un tizio in camice bianco non meglio identificato, somministrare una scossa elettrica potenzialmente mortale a un suo simile che non ha fatto niente di male a nessuno salvo sbagliare una sequenza di parole di cui non importa niente a nessuno? La risposta è sì, fino al 65 % della popolazione lo fa. Dopo un po’, quando l’attore si contorce sotto inesistenti scariche che, se fossero vere, sarebbero pericolose o potenzialmente mortali, per resistere al senso di colpa scatta un micidiale meccanismo che si chiama criminalizzazione della vittima: «Non sono io che sono una carogna, è lui che non memorizza queste dannate parole». Per inciso: odio la psicologia sociale, che dovrebbe essere vietata.

Gli esseri umani non possono essere cavie, mai, nemmeno di esperimenti di psicologia. L’esperimento di Milgram ha reso la gente peggiore. Una volta che un esperimento, o un altro fenomeno sociale ( odio sociale contro no vax, pro vita, omofobi, transfobici, proprietari di condizionatori, russi, proprietari di pellicce, altro) ha insegnato a qualcuno il piacere del sadismo e della sopraffazione, potrebbe non tornare indietro. La criminalizzazione della vittima è un fenomeno atroce che tende a proteggere l’aggressore dai sensi di colpa. Più sono gravi le colpe, maggiore è l’odio per la vittima. In questo terrificante articolo https://www.mdpi.com/2227-9059/11/8/2287 si parla di danni da proteina spike e si conia un nuovo termine, malattia da spike, “Spikeopatia”: la proteina Spike del COVID-19 è patogena.  L’articolo fornisce una panoramica approfondita dei danni derivanti dalla nuova tecnologia nei vaccini che si basavano sulla produzione di cellule umane di un antigene estraneo che presenta evidenza di patogenicità, in contrasto con la narrativa "sicura ed efficace" collegata a queste nuove tecnologie. La patogenicità delle proteine Spike, denominata “spikeopatia”, derivante dal virus SARS-CoV-2 o prodotta dai codici genetici del vaccino, simile a un "virus sintetico" è sempre più compreso in termini di biologia molecolare e fisiopatologia. La trasfezione farmacocinetica attraverso tessuti corporei distanti dal sito di iniezione da parte di nanoparticelle lipidiche o vettori di vettori virali significa che la "spikeopatia" può interessare molti organi. Le proprietà infiammatorie delle nanoparticelle utilizzate per trasportare l'mRNA; N1-metilpseudouridina impiegata per prolungare la funzione dell'mRNA sintetico; l’ampia biodistribuzione dei codici mRNA e DNA e le proteine spike tradotte, e l’autoimmunità attraverso la produzione umana di proteine estranee, contribuiscono agli effetti dannosi. Questo articolo esamina gli effetti autoimmuni, cardiovascolari, neurologici, potenziali oncologici e le prove autoptiche per la spikeopatia. Traduzione e riassunto: l’introduzione nel corpo dei cosiddetti vaccini covid può distruggere la salute di un individuo sia per danno diretto che per danno mediato dal meccanismo autoimmune. Sono danni che possono essere mortali, gravissimi e permanenti. A questo vorrei ricordare che i cosiddetti vaccini sono stati immessi sul mercato dopo una sperimentazione durata un tempo ridicolo, con la composizione protetta da segreto militare, ma erano comunque forniti di una scheda tecnica. Sulla scheda tecnica Pfizer è premesso che non si conoscono gli effetti sulla genotossicità e cancerogenicità, ma “si ritiene” che i componenti del vaccino non presentino nessun potenziale genotossico. Si ritiene in base a che cosa visto che non sono stati fatti studi? Sulla scheda tecnica del farmaco Moderna è addirittura scritto che ha un potenziale di bassa genotossicità, bassa genotossicità e non nessuna genotossicità. Quello che taglia la testa al toro è un lavoro svedese pubblicato nel febbraio 2022 che dimostra la genotossicità: ha evidenziato al di là di ogni dubbio come l’RNA messaggero contenuto nel siero Pfizer entra nelle cellule epatiche umane per essere trascritto da una polimerasi inversa nei DNA.

Nel frattempo aumentano le morti improvvise e anche quelle meno improvvise, le statistiche sono impietose, aumentano le malattie oncologiche, disautonomia neurovegetativa, malattie cardiologiche, neurologiche, cecità e malattie oculari, sterilità, paralisi aumenta l’Herpes, aumenta addirittura la lebbra nei popoli vaccinati. I dati statistici confermano che gli affetti avversi aumentano con l’aumentare delle dosi. Sulla scheda tecnica del farmaco infatti è scritto che sono consigliate due somministrazioni. Gli effetti della somministrazione di più di due dosi non li conosce nessuno perché non sono state fatte sperimentazioni, ma i medici vaccinatori ne hanno iniettate ben più di due. Non solo: i Ministeri della Salute hanno comprato dosi in maniera da poterne iniettare a ogni persona ben più di due dosi. I danneggiati e beffati sono coloro che hanno subito le inoculazioni, e ora si trovano con gli effetti avversi. Gli affetti sono negati, spesso curati con i tranquillanti come crisi isteriche e in tutti i casi i pazienti hanno firmato un consenso dove si sono assunti loro tutte le responsabilità. Gli effetti avversi non sono calcolati se insorgono dopo i primi 15 giorni. Nel frattempo le miocarditi mietono vittime.

L’avvocato Maria Concetta Falivene, garante per l’Infanzia e Adolescenza della Regione Abruzzo, in una recente intervista rilasciata a TgR Abruzzo in riferimento al dramma delle morti improvvise in età infantile ed adolescenziale, ha sostenuto con eroico spezzo del ridicolo che sono verosimilmente essere legate all’uso di droga, alcol e tabacco.

Fino a questo momento si era ricorso a spiegazioni più naif come l’eccesso di caldo o di pizza Margherita. L’avvocato Maria Concetta Falivene fa un salto di qualità, un indiscutibile colpo di genio. In questa maniera ogni dodicenne reso invalido da una miocardite dopo che, per poter andare a calcetto o a danza o a pallacanestro, si è fatto inoculare un farmaco che avrebbe dovuto combattere una malattia per lui innocua, diventa un evidente tossicodipendente figlio di una famiglia che non può che essere disfunzionale, attenzionata dai sempre affamati servizi sociali.

Vostro figlio non riesce più a fare le scale mentre prima faceva i quattrocento metri a ostacoli? Deve essere tossicodipendente. Un ottimo motivo per levarlo da casa e portarlo in casa famiglia. Siete pentiti di essere stati inoculati? Denunciate il medico vaccinatore. I medici vaccinatori per fare iniezioni sottocutanee hanno guadagnato cifre esorbitanti ben più alte di quelle guadagnate da cardiochirurghi, ortopedici e gastroenterologhi, tutte persone che si assumono la responsabilità dei loro atti, e per fare le loro iniezioni sottocutanee i medici vaccinatori hanno preteso lo scuso penale.

Non possono essere denunciati per i danni da vaccino. Possono essere denunciati per mancata comunicazione. Non vi hanno avvertito che i farmaci erano in fase sperimentale e non se ne conoscevano gli effetti a distanza. Con le informazioni giuste non avreste fatto il farmaco. Non aver avuto quelle comunicazioni vi rende ora pieni di ansia e con un disturbo da stress per il quale ci sono gli estremi per una denuncia.

 

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