I sette comandamenti della dittatura
Jun 22, 2022di Silvana De Mari
Il saggista francese Michel Onfray già nel 2019 ha elencato i sette comandamenti per instaurare una dittatura nel terzo millennio.
Nei millenni precedenti bastava la forza: un congruo numero di miliziani e un congruo numero di boia. Le esecuzioni erano pubbliche e barocche: il corpo del suppliziato era straziato per ore, sia come ammonimento al volgo, sia come premio per la sua canina obbedienza.
Gli obbedienti adorano assistere alle torture dei dissidenti. Si sentono potenti e giusti, la loro vigliaccheria si ammanta di saggezza. Gengis Khan tra i suoi numerosi difetti non aveva l’ipocrisia. Non gli interessava essere simpatico. Annientava chiunque fosse più debole di lui (tutti), senza inventarsi di star facendo la giustizia del mondo o che gli avessero pestato i piedi. Hitler e Stalin nonostante una micidiale polizia politica furono invece dipendenti da un patto con l’opinione pubblica. Portarono l’arte della propaganda a livelli notevoli, investendo cifre importanti, tennero le infinite esecuzione private, entrambi si facevano fotografare mentre abbracciavano bambine carine.
La nostra epoca è più raffinata. Il fatto di tenere elezioni “libere”, almeno in teoria, rende indispensabile il consenso. Il consenso quindi deve essere realizzato mediante un’ipnosi di massa, e l’ipnosi di massa, è un processo lentissimo che dura decenni. Le persone non se ne accorgono, ma sono immerse nella propaganda.
Primo comandamento: distruggere la libertà. Per poterlo fare, però, occorre una motivazione “superiore”, mica siamo Gengis Khan. La motivazione superiore riguarda la salvezza o la perdita del pianeta, quindi dell’intera umanità, a seconda che le regole siano seguite o trasgredite. Il problema potrebbe essere la diffusione o il contenimento di una terribile pandemia che, se prontamente e correttamente curata, ha lo zero virgola qualcosa di mortalità( mentre si afferma che può essere contrastata solo con la sempiterna inoculazione di farmaci genici in fase sperimentale), il sostenere fino al coinvolgimento totale una guerra a noi estranea dove le ragioni e i torti sono molto diversi dalla narrazione ufficiale, oppure il clima, le ferite a madre terra ferita e dolente, che potrebbe saldare i conti.
Grazie a tutto questo è stata abolita la libertà di vivere, la libertà di non essere controllati e monitorati, la libertà di poter conservare la propria salute scegliendo di non farsi inoculare farmaci sperimentali di dubbia efficacia e meno dubbi effetti collaterali. Il dissidente quindi, accusato di essere un criminale assassino, può essere spogliato di tutto, dignità, lavoro, casa, il diritto anche di vivere fuori da una cella. Le persecuzioni rientreranno tutte in un’opera buona diretta a salvare l’umanità.
La cosiddetta pandemia è stata un’occasione straordinaria per criminalizzare e multare comportamenti non solo leciti ma encomiabili, come fare sport in un bosco o sulla spiaggia. respirare normalmente, assistere a una Messa, portare fuori il bambino, sono stati chiusi parchi perché le persone non potessero andare a respirare aria buona e rinforzare loro sistema immunitario.
Alla fine degli anni ’70, è stato scolpito nel granito in Georgia un bizzarro monumento chiamato Georgia Guidestone, una cafonata desolante dove su enormi lastre di granito è scolpita la teoria maltusiana della sovrappopolazione, gli esseri umani sono è dichiarati cancro della terra, il loro numero non deve superare il mezzo miliardo.
Come ci si può arrivare? Levando le libertà più elementari, respirare, stare all’aria aperta, mangiare roba decente, lavorare, guadagnare, spostarsi, rifiutare farmaci genici che hanno scritto sul foglietto illustrativo che non se ne conoscono gli effetti sulla fertilità, sulla cancerogenesi, sulla genotossicità.
L’ecologismo d’accatto si è trasformato nel dogma del riscaldamento globale, bizzarra teoria non dimostrata, che permette di punire il comportamenti normali, come scaldarsi di inverno, lavorare, mettere al mondo figli. Le nostre élite li considerano inutili produttori di spazzatura e anidride carbonica.
Come ha dimostrato Gotti Tedeschi l’inverno demografico causa miseria. Ha distrutto il tessuto sociale. Il lavoro è stato vietato per motivi pandemici, ora sarà reso impossibile per motivi di geopolitica, carburanti troppo cari. La libertà di possedere un’auto sarà resa impossibile dalla proibizione dei carburanti, la libertà di possedere una casa sarà resa impossibile dalle tasse e dalle bollette.
La libertà di avere un figlio sarà al momento resa impossibile dalla miseria ma è evidente che, per non fare male alla nostra povera madre terra, sta per arrivare il controllo statale delle nascite, come in Cina.
Secondo comandamento: Impoverire e stravolgere la lingua. La lingua appartiene a un popolo. Si è formata nei secoli, porta l’impronta della storia e della terra. Una scuola che con sempre maggiore eroismo percorre la strada della più assoluta mediocrità, una televisione e una cinematografia sempre più squallide, una letteratura che deve passare sotto le forche caudine di editor che si precipitano a togliere ogni termine vagamente inusuale, hanno impoverito la lingua in tutte le nazioni del mondo occidentale, hanno cancellato parole pilastro come madre e padre per scemenze come genitore uno e genitore due.
Terzo comandamento : abolire la verità. La verità deve essere vietata, lo abbiamo visto bene con le liste di proscrizione della cosiddetta pandemia. I medici che conoscevano la verità e l’hanno detta, la malattia è curabile, il vaccino fondamentalmente inefficace e pericoloso, sono sospesi degli ordini medici e ridotti alla fame.
Grazie al vittimismo viene stravolta la lingua già impoverita. Occorre abolire le parole padre e madre, le prime parole di ogni creatura umana. Occorre imporre parole insulse e neutre. La prima verità è che siamo uomini e donne. Un popolo che si è lasciato convincere dall’idea che uomini e donne siano uguali e intercambiabili può essere convinto di qualsiasi cosa.
Quarto comandamento: sopprimere la storia. Michel Onfray è un non credente, ma si rende perfettamente conto di come la violenza anticristiana dei regimi occidentali attuali abbiano scopo di staccare il popolo dal suo passato. La criminalizzazione del passato è cominciata con l’Illuminismo, è stata rilanciata dal comunismo, ha raggiunto l’apogeo nel ‘68 per poi passare alla sua forma più pirotecnica che è la cancel culture.
Quinto comandamento: negare la natura. Sui libri per bambini si parla di bambini che vogliono diventare bambine e viceversa. Si racconta di due papà che fabbricano un figlio orfano di madre mentre la tragica pratica della gestazione per altri con tutto il suo spaventoso corredo di malattia e anche di morte (sindrome da iperstimolazione ovarica, rischio di aborto, gravidanza extrauterina, parto prematuro moltiplicato ) viene nascoste in zuccherose quanto orrende immagini. La natura dell’uomo di essere maschio e la natura della donna di essere femmina sono rinnegate. La libertà di un uomo di essere un uomo è rinnegata, la libertà di una donna di essere donna è rinnegata.
Negli asili i bambini devono giocare almeno un giorno alla settimana con i giocattoli dell’altro sesso. Devono? Quale dittatura è arrivata al punto da imporre giocattoli ai bambini? Un bambino sarà sgridato se vuole giocare col trattore invece che con le bambole, lo faranno sentire sbagliato, l’oca giuliva di turno gli parlerà probabilmente di mascolinità tossica e altre idiozie del genere. Una donna che a vent’anni desideri mettere al mondo un figlio, cosa giusta fatta al momento giusto, si scatenerà addosso non solo il pubblico ludibrio, ma anche le assistenti sociali che potrebbero giudicarla troppo giovane .
Sesto comandamento: propagare l’odio. La regola è semplificazione e nemico unico. Tutto deve essere basato su slogan e tutto l’odio deve essere scatenato contro il nemico di turno: non vaccinati, putiniani, i killer del clima, termine con cui si indicano le famiglie numerose o anche solo non striminzite. Settimo comandamento: aspirare all’impero.
E qui arriva la domanda. Chi è Klaus Schwab? Il fondatore del fondo monetario di Davos sta dettando all’umanità l’agenda, un’agenda assolutamente sinistra. Non conteremo nulla, non possederemo nulla, saremo completamente in pugno a uno stato in una società dove qualsiasi attività deve essere controllata, deve essere concessa, può essere revocata. Come è possibile che un uomo non eletto da nessuno abbia un potere così grande su un’umanità che non è più in grado di fare le sue scelte? Con un incredibile e planetario potere di informazione e come conseguenza al fatto che, grazie alla stupidità, o grazie alla corruzione, gli Stati nazionali hanno ceduto la loro sovranità a enti sovranazionali fuori da qualsiasi controllo. È cominciata con “ Ce lo chiede l’Europa”.
L’agenda 2030 ci garantisce che saremo nullatenenti e “felici”. La felicità sarà quindi obbligatoria.
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