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I dottori consigliarono di abortire la bambina, ma è nata “la bimba più felice del mondo”

universitari per la vita Apr 14, 2023

di Universitari per la Vita

Una coppia di Dublino a cui era stato raccomandato di abortire perché la figlia era affetta da spina bifida, ora sta lottando per fornire alla loro “bimba miracolosa” le migliori opportunità.

Durante un controllo, effettuato alla trentesima settimana di gestazione, a Claire McDaid e Jay Needham fu detto che la loro figlia aveva la colonna vertebrale gravemente deformata e non avrebbe avuto una vita dignitosa perché il suo cervello era molto gonfio. I medici consigliarono alla coppia di recarsi in Inghilterra per abortire. Tuttavia, Claire non ne aveva la minima intenzione e ha dato alla luce sua figlia T.J. (dal nome delle nonne Tina e Joan) nell’ottobre 2020.

A T.J. era stata diagnosticata la spina bifida meningocele, una patologia per cui non avrebbe mai potuto muovere le gambe. I medici avevano informato Claire che sua figlia non sarebbe vissuta a lungo e perciò i genitori avevano già iniziato a pianificare il funerale.

Tuttavia, la “principessa miracolosa” è sopravvissuta contro ogni previsione e ha persino mostrato promettenti segni di movimento. Ora i suoi genitori vogliono sottoporla alle migliori cure per farle acquisire più forza possibile nelle gambe.

La mamma, Claire, ha affermato:

«Quando è nata, ci è stato detto che sarebbe stata paralizzata dalla vita in giù, e invece può muovere le gambe, quindi vogliamo darle le migliori possibilità. L’Irlanda è molto arretrata nelle attrezzature e nel trattamento della spina bifida, quindi è necessario andare all’estero. Siamo stati da un fisioterapista solo tre volte, ma ha fatto tutto il possibile con lei e tutto procede bene.

Se continuasse ad essere curata a Dublino rimarrebbe su una sedia a rotelle per tutta la vita ma l’esito sarebbe diverso se potesse vivere in America. Anche se non abbiamo abbastanza denaro per Boston, c’è un posto in Ungheria. Vogliamo il meglio per lei, ma purtroppo è tutta una questione di soldi, è terribile.

Soffrirà se viene lasciata su una sedia a rotelle, vogliamo che sia in grado di vestirsi da sola, di camminare e non dondolare, e di avere la sua piccola vita. Ha un’anca difettosa per cui deve particolarmente sforzarsi per tirarsi su. Ha bisogno di una fisioterapia speciale e individuale, ma qui non la troverà.

Il trattamento e tutte le attrezzature speciali per lei costano circa 40.000 euro e vogliamo davvero darle il meglio possibile. Anche se le persone risparmiassero cinque dollari … farebbe una tale differenza!».

La portavoce di Right To Life UK, Catherine Robinson, ha dichiarato:

«Storie di bambini come T.J. sono molto incoraggianti. Ci mostrano ciò che già sapevamo: che le persone con disabilità possono vivere una vita piena e possono fare molto di più di quanto a volte viene loro attribuito, soprattutto con il giusto supporto. L’atteggiamento dei medici che hanno consigliato l’aborto ai genitori di T.J. è fin troppo comune ed è così diffuso che lo scorso anno il Royal College of Obstetricians and Gynecologists ha dovuto pubblicare delle linee guida sottolineando la necessità per i medici di non fare pressioni a favore dell’aborto quando intraprendono lo screening prenatale per le disabilità. Questo atteggiamento è grottesco per i giudizi che dà sulle persone con disabilità e deve cambiare».

Per aiutare T.J. e la sua famiglia è attiva una raccolta fondi qui

FONTE : Articolo originale pubblicato su Right To Life UK.

 

 

 

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