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TRUTH

ACCENDETE LE LUCINE

silvana de mari Dec 27, 2023

di Silvana De Mari

L’amministrazione comunale di Chieri ha deciso di sperperare 16 mila euro dei contribuenti per realizzare un enorme striscione rosso recante la scritta il cambiamento climatico è sotto i tuoi occhi, come fai a non vederlo? Sarò scema, ma non lo vedo: fa caldo d’estate, freddo d’inverno e in autunno e primavera, piove. Se voi teneste puliti gli argini, i letti dei fiumi e i tombini, eviteremmo tutte le volte di inondarci. L’opinionista di turno, prima di commentare le azioni degli eco-vandali o eco-idioti che bloccano le strade togliendo la libertà a tutti noi, esordisce puntualmente con la premessa che hanno ragione… Invece hanno torto marcio, sono dei semi-analfabeti scientifici. Questa idea è un’idea derelitta per spogliarci di tutto quello che abbiamo. Danneggiamo il clima, danneggiamo il pianeta starnazza la semi analfabeta svedese Greta Thunberg, affetta dalla sindrome di Asperger, incapace di spirito critico e quindi convinta di tutte le fesserie che dice, ricevuta come una star dai centri del potere: l’Open Society di Soros , l’Unione Europea, il Vaticano di Bergoglio ,altro centro di potere e poi all’Onu dove è andata con una barca a vela il cui costo equivale a quello di un ospedale.Vi rendete conto che si tratta di sceneggiate? La Thunberg non ha prodotto CO2 però l’equipaggio si è spostato in aereo, se avesse preso l’aereo solo lei ci sarebbero stati più posti liberi e meno inquinamento. Le élite vanno con i loro Jet privati a discutere su quanto la mia 500 diesel inquini il mondo, per questo vorrei parlarvi di quella cosa meravigliosa che sono le lucine di Natale.

Io ho scoperto le lucine di Natale a Trieste. Venivamo dalla Sardegna, posto bellissimo, ma più rude, parliamo degli anni ’50, mentre Trieste era la città più civile d’Italia, era quella con il maggior numero di libri e riviste pro capite, il maggior numero di biglietti per il teatro venduti, la delinquenza e la criminalità più basse. A Trieste c’erano le lucine di Natale, che noi barbari vedevamo per la prima volta. C’erano quelle dei negozi e quelle delle vie, ma c’era anche gente che spendeva i suoi soldi per illuminare il balcone, cioè per noi che passavamo per strada e guardavamo. Un gesto di generosità magnifica. Nell’attacco del Vangelo di San Giovanni, letto alla fine della Messa Tridentina, viene detto innumerevoli volte che Cristo è la Luce . Quando Cristo nasce, i pastori vedono una grandissima luce. Le magnifiche monofore della bellissima Chiesa di Santa Maria di Vezzolano e della Sacra di San Michele, raffigurano nella parte sinistra l’Arcangelo Gabriele, nella parte destra la Madonna e in mezzo c’è la luce che è Cristo. Poiché amo moltissimo le lucine di Natale, quando vado in giro, le guardo con attenzione e do un voto che va da sei a dieci. Già solo il fatto di aver messo le lucine merita la sufficienza. Mi sono accorta, ne ho la certezza, che le lucine di Natale sono diminuite. Molte case che le mettevano, non le mettono più.

Come è spiegato sia ne” La fattoria degli animali” e “1984” di George Orwell: il potere prende i nostri figli. Uno degli eroi della defunta Unione Sovietica è il compagno Morozof, l’eroico dodicenne che denunciò il proprio padre per aver imboscato un paio di sacchi di grano in cantina. Il padre fu fucilato, a lui qualcuno spaccò la testa rendendolo il fanciullo martire ricordato su tutti i liberi di scuola. La scuola, come dimostra il filosofo Ellul, è una micidiale forma di indottrinamento, non a caso quelli che si sono battuti contro la delirante gestione della pandemia, quelli che hanno capito tutto, sono i portuali di Trieste e quelli di Genova che li hanno appoggiati e i camionisti canadesi. Gente con la terza media. E maschi. Maschi molto forti, le donne, per la scarsità di testosterone, sono molto più gregarie. I ragazzi tornano da scuola dicendo che non si possono mettere le lucine di Natale altrimenti si distrugge il pianeta, si ruba il loro futuro. Sono lo strumento con cui il potere penetra all’interno delle nostre case .

Adesso amo infinitamente di più di quanto già le amassi, le lucine di Natale. Chiunque metta le lucine di Natale sta usando la sua corrente elettrica, la sua forza, la sua intelligenza, per festeggiare la Luce della nascita di Cristo, ma sa anche che tutta l’emergenza climatica è una boiata pazzesca che serve a renderci schiavi. Le lucine di Natale ormai non sono solo il simbolo di chi ama la nascita di Gesù Bambino, ma sono anche il simbolo di uomini e donne liberi che hanno capito che tutto questo è solo una micidiale forma del potere per entrare nelle nostre case e massacrarci. Gli ecoidioti ora abbattono gli alberi di Natale, gli ultimi rimasti a forma di alberi di Natale. Nessuno abbatterà l’orrenda piramide di cafonate che Gucci ha fatto mettere nella Galleria di Milano per fare pubblicità al suo marco e augurare buon non Natale alla cittadinanza. Perché il comune ha permesso questo scempio? Era troppo difficile per Sala far mettere un abete con sopra qualche lucina? Mettete le lucine di Natale, oppure fate un albero splendidamente illuminato e mettetelo davanti a una finestra in modo che chi passa, possa vederlo. Tutte le nostre finestre devono brillare.

 

 

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