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Il Mondo al Contrario

generale roberto vannacci giglio reduzzi il mondo al contrario Sep 08, 2023

di Giglio Reduzzi

Ho letto il libro di Roberto Vannacci (Il Mondo al Contrario) che fa parlare tutta Italia e non mi sorprenderebbe se presto farà parlare tutto il mondo. 

Eppure, sinora, non ha trovato uno straccio di editore, tant’è che, per farlo leggere, ha dovuto autopubblicarlo su Amazon. 

Ma cos’è che lo rende tanto interessante? 

  1. Che siccome lui è un generale dell’Esercito non doveva scrivere quel libro, anche se dice cose ovvie. 
  2. Le quali cose, benchè ovvie, contrastano con il cosiddetto “pensiero unico”. 

Ciò che mi sorprende è che a stigmatizzare il comportamento dell’autore sia stato nientemeno che il Ministro della Difesa, cioè l’on. Guido Crosetto, con la motivazione che chi riveste una carica pubblica dovrebbe stare zitto a prescindere da quel che dice. 

Ovviamente non sono d’accordo. 

Mentre non mi sorprende affatto che tra i primi a schierarsi contro il generale siano stati i deputati Zan e Bonelli che sono stati ampiamente citati (e sconfessati) nel contestato libro. 

Temo, anzi sono sicuro, che il Ministro Crosetto abbia parlato troppo presto, prima di aver letto il libro. 

Non ne ha avuto il tempo, perché per leggerlo (sono più di trecento pagine) ci vogliono alcune ore. 

Se l’avesse letto, non avrebbe potuto che dirsi d’accordo con l’autore o, al limite, far finta di niente. 

Il gen. Vannacci, infatti, non dice altro che la verità, tant’è che, siccome noi siamo una brigata per la difesa dell’ovvio, vorrei proporlo per la presidenza onoraria della nostra associazione. 

Su tutti i temi toccati (emigrazione, omosessualità, ecologia, energia, ecc,) dice le stesse cose che potrei dire io, ma con molta maggior documentazione, che è anche frutto della vasta esperienza da lui acquisita nel suo lungo peregrinare in giro per il mondo e che certo manca ai suoi detrattori. 

Inoltre l’autore è uno che scrive come mangia. 

Si vede lontano un miglio che lo scrittore è prima di tutto un soldato e scrive con il linguaggio che gli è consueto. 

Tant’ è che ai suoi critici non resta che attaccarlo sulla sintassi e la punteggiatura, quasi che queste siano le cose importanti e non i concetti. 

La verità è che la Realtà a volte fa male e allora si preferisce presentarla in modo edulcorato. 

Per esempio, come fa il Bonelli, ma un po’ anche la Brambilla, attribuendo agli animali selvatici gli stessi diritti e sentimenti che vengono riservati agli uomini, cioè compiendo una irrazionale trasferimento, perché nella foresta è sempre valsa la legge del più forte. 

Alla Natura non frega una cippa (come forse direbbe il generale) se il leone, per sfamarsi, rincorre e uccide la gazzella! 

Mio figlio dice che “Il Mondo al Contrario” andrebbe distribuito in tutte le scuole italiane. 

Specialmente, aggiungo io, in quelle in cui uno studente maschio può entrare e dire all’insegnante di registralo come femmina, perché lui è così che si sente! 

Ebbene sì: pare che in Italia ci siano più di 200 scuole in cui, in nome dell’autonomia scolastica, può essere consumata questa nefandezza. 

E’ una delle tante cose che ho appreso leggendo il libro di Vannacci. 

Una ragione sufficiente per comprarlo. 

 

 

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